Torino. Lunedì 19 ottobre, presso il Museo Egizio di Torino, si terrà la presentazione del libro di Silvia Giorcelli Bersani dal titolo “L’Impero in quota. I Romani e le Alpi” edito da Einaudi. Il volume non ha una sequenza cronologica ma segue l’indispensabile snodarsi storico degli eventi importanti con approfondimenti sulla vita materiale, sulle mentalità, sulle strutture sociali, economiche e religiose entro cui si sono formati e hanno operato uomini e donne vissuti nel territorio alpino. Un’area, per molti aspetti esemplare, di radicali trasformazioni politiche, sociali e culturali nei secoli in cui si è dispiegata la civiltà romana. Prioritario a qualunque discorso storico è comprendere la visione che gli antichi Romani avevano delle Alpi e dei popoli che le abitavano: luoghi marginali, difficili e inospitali; barriere a difesa di Roma e della penisola; cerniere di comunicazione con la realtà transalpina; spazi estremi ove il sacro e il sacrilego si incontravano; attraversamenti imperiali carichi di implicazioni geopolitiche; vettori di comunicazioni, di commerci, di idee; luoghi di resistenza a difesa del territorio. Ben presto i Romani compresero che le Terre Alte, in apparenza “naturalmente” svantaggiate, potevano essere utili non solo dal punto di vista del controllo territoriale ma anche come serbatoio di materie prime e come potenziali incubatori di sviluppo economico. In tale prospettiva, la montagna, all’inizio soltanto episodicamente attraversata, diventò più appetibile e i rari spazi di abitabilità furono progressivamente sottoposti a un’opera capillare e sistematica di addomesticamento. Nei secoli della conquista le Alpi diventarono il teatro di avventure umane quasi in stile Far West rappresentando un’opportunità concreta per uomini spregiudicati alla ricerca di fortuna, per coloni italici trapiantati nelle città alpine, per imprenditori che fondarono le loro attività nelle valli e nelle aree collinari prealpine.
Silvia Giorcelli Bersani insegna Storia romana ed Epigrafia latina all’Università degli Studi di Torino e, dall’anno 2020/21, Storia delle donne romane. Studia i processi di romanizzazione in area cisalpina con particolare riferimento alle strutture istituzionali, sociali, religiose delle comunità urbane; si interessa di ricezione del passato romano tra XVI e XX secolo, con attenzione alla storiografia e alle antichità sabaude.
Per il volume “L’impero in quota. I Romani e le Alpi” (2019) ha vinto il Premio Itas del Libro di montagna 2020 (sezione Vita e Storie di montagna) e il Premio Mario Rigoni Stern 2020.
La presentazione si svolgerà in dialogo con il direttore del Museo Egizio, Christian Greco. La diretta sarà trasmessa in streaming sulla sola pagina Facebook del Museo Egizio.