Cosenza. L’indie-pop made in Calabria dei Free Love, uno dei gruppi vocali protagonisti della scena musicale degli ultimi anni, torna con il ritmo contagioso che ricorda i favolosi anni ‘80 del nuovo singolo dal titolo “Aspirina”. La canzone, scritta dal trio composto da Michele Mirabelli, Anna Francesca Ripoli e Domenico Sposato che hanno compiuto i dieci anni di vita nel 2021, è arrangiata da Arianna e Marco del Tape Lab Studio e parla di una storia tra due persone in maniera profondamente malinconica. Il brano è disponibile in tutti i digital – store e a Natale è uscito anche il video clip diretto da Annalisa Macchione mentre la band è già al lavoro per il prossimo album che sarà prodotto da Giuseppe Marasco per Calabria Sona e Italy Sona. Finora la band sta riscuotendo molte critiche positive e siamo solo all’inizio di un 2022 molto promettente. I ragazzi hanno idee molto chiare e sanno cosa vogliono per il futuro. Con loro abbiamo avuto una chiacchierata parlando a 360° con uno sguardo al passato al presente e al futuro.
Come vi siete conosciuti e perché avete deciso di chiamarvi Free Love?
I primi passi dei Free Love partono nel 2009 con Anna e Michele che, uniti dalla passione e dall’amore verso la musica, iniziano ad esibirsi per gioco nei locali vicino casa. Successivamente entra Domenico per le sue doti da ballerino-intrattenitore ma dietro questa sua veste nascondeva una grande voce che subito viene apprezzata. Nascono così i Free Love nella formazione completa. Il nome della band, invece, è stato scelto all’unanimità prendendo ispirazione da un brano dei Depeche Mode. La loro presenza scenica, il loro modo di vestire, incuriosiva a tutti e tre. D’altro canto free love significa amore libero, che è la nostra filosofia di vita. Ogni forma d’amore è degna di nota, di qualunque genere esso sia. e crediamo che la vita assume colore purché si parli d’amore.
Parliamo del vostro ultimo singolo “Aspirina”. Qual è il messaggio che brano vuole trasmettere anche in relazione del videoclip?
“Aspirina” descrive il ricordo di una storia d’amore sulle corde della malinconia, una storia che nel bene e nel male ti provoca quel mal di testa da dover curare con una compressa di Aspirina. Lo stesso videoclip del brano lascia spazio ai ricordi, alla nostalgia, ma anche alla consapevolezza. Nonostante la rabbia, il dolore, la frustrazione, c’è sempre spazio per riconoscere le qualità altrui e farsene promotore. Il pezzo ha sonorità indie calate negli anni ’80 con suoni elettronici.
Una cosa che percepisce chi vi ascolta è questa sana spregiudicatezza di voler sperimentare. Da dove nasce tutto questo? C’è un genere che vorreste sperimentare un giorno?
“Spregiudicatezza sperimentale”, esattamente, è il termine corretto che descrive la nostra musica. Durante tutto il nostro percorso artistico siamo andati alla ricerca di suoni nuovi, alternativi, che rendessero il nostro sound unico. Alle fine ci siamo resi conto che tutte le sperimentazioni fatte nel corso degli anni fanno parte di una nostra esclusiva e personale identità che viene resa tale proprio dal connubio di tre timbriche completamente diverse, oltre che da un sound sperimentale e forse anche da una presenza scenica più volte sottolineata nelle varie kermesse a cui abbiamo partecipato. Ci riteniamo liberi da etichette, per cui pronti e disponibili per un nuovo genere da sperimentare. Facciamo parte di questa grande famiglia chiamata Pop, ma il nostro mood Free non ci permette di identificarci in un unico genere.
Siete nati nel 2011 e ad oggi sono trascorsi dieci anni. Come sono cambiati i Free Love in questo decennio di attività?
In tutti questi anni, artisticamente parlando ma non solo, abbiamo attraversato innumerevoli cambiamenti. I primi anni siamo partiti come progetto legato alle cover, senza troppe pretese, comunque con la volontà di lasciare un segno. Abbiamo avuto la possibilità di essere opening act di concerti quali Il Cile, Anna Tatangelo, Ivana Spagna, Gemelli Diversi ed abbiamo partecipato ai casting di Sanremo giovani. Nel 2017 riproporre brani di altri artisti non ci dava quella spinta di adrenalina di cui avevamo bisogno. Abbiamo avvertito, quindi, l’esigenza di imprimere i nostri pensieri, i nostri riff, su carta e ci siamo cimentati nella composizione del nostro primo inedito. Tutto ciò che ci ispira e alimenta è la nostra vita, la nostra quotidianità, la voglia di parlare di noi stessi e delle storie che ci attraversano.
I Free Love fra dieci anni dove saranno? Che progetti avete per il futuro?
Siamo qui, saldati bene a terra, senza aspettative particolari ma con la voglia di crescere e provare sempre nuove strade sonore ed arrivare dritti al cuore di chi ci ascolta. Per il momento, siamo seguiti da un team, l’E-group di Giuseppe Marasco, che diventa per noi una base solida da cui partire e cercare sempre nuovi stimoli. Tra i progetti prossimi abbiamo l’uscita di un album.