Locorotondo. La ventesima edizione del Locus Festival si prepara a entrare nel vivo. Dopo un viaggio musicale in tutta la Puglia costellato di sold out e più di 45000 biglietti venduti a oggi che hanno già reso questa edizione la più partecipata di sempre, dal 7 al 14 agosto il festival torna lì dove tutto è cominciato, a Locorotondo, nel cuore della Valle d’Itria.
Tanti i concerti in programma a Masseria Ferragnano, che danno forma a una line-up d’eccezione, capace di riunire artisti di alto profilo mondiale, i migliori nomi della scena italiana e le più brillanti novità in circolazione: BASSOLINO, CHANNEL ONE, COCO MARIA, COSMO, DANIELA PES, DEENA ABDELWAHED, FAT FREDDY’S DROP, FULMINACCI, I HATE MY VILLAGE, MARCO CASTELLO, MEUTE, NAS, OKGIORGIO, SAMA’ ABDULHADI, SUBSONICA, TY1, TUPPI & MODDI MC e YUSSEF DAYES.
A questi si affiancano poi incontri e film nel centro di Locorotondo e i live a ingresso libero di Piazza Aldo Moro di GALLIANO e KASSA OVERALL, dando vita a otto giorni di musica capaci di abbracciare e coinvolgere tutta la città.
Si comincia mercoledì 7 agosto a Masseria Ferragnano con un gradito ritorno: già presenti nelle prime edizioni del Locus e in quella dell’anno scorso, tornano i Fat Freddy’s Drop, amatissima band neozelandese artefice di un connubio unico e inimitabile di reggae, soul, funk ed elettronica. Una festa imperdibile, corredata in chiusura dal dj-set in levare di Channel One, storico sound system del Carnevale di Notting Hill dal 1983.
Nei giorni successivi ci si sposta in paese a Piazza Aldo Moro, dove andranno invece in scena due proposte internazionali a cura di Musical Box: giovedì 8 agosto si esibisce Galliano, un’icona britannica della club culture e dell’acid jazz come con la sua band, che ritorna sulla scena dopo 25 anni con un nuovo album in arrivo. Venerdì 9 agosto, invece, è il turno di Kassa Overall, musicista jazz, MC, cantante, produttore e batterista newyorchese, che fonde la sperimentazione d’avanguardia con le tecniche di produzione hip-hop per declinare il nesso tra jazz e hip-hop in direzioni non ancora tracciate. L’intero programma a cura di Musical Box sarà documentato su Rai Radio2.
Sabato 10 agosto alle ore 19:30, sempre in piazza Aldo Moro, verrà proiettato “Temporary Road – (Una) vita di Franco Battiato”, un ritratto confidenziale ed emozionante dedicato al grande Maestro, scomparso due anni fa e ospite di una delle prime edizioni del festival. La visione sarà introdotta da Carlo Massarini in un breve talk con la partecipazione dei Subsonica. A seguire ci si sposta in Masseria Ferragnano per una speciale Notte di San Lorenzo con una delle band italiane più amate: i Subsonica. Il gruppo torinese, fresco di pubblicazione del nuovo disco “Realtà aumentata”, ripercorre una carriera longeva attraverso le diverse tappe dell’incontro fra canzone ed elettronica nel nostro Paese che hanno saputo scrivere con originalità, da veri e propri precursori. In apertura, una fra le personalità più interessanti della scena musicale italiana: dalla Gallura, tutto il mondo sonoro esoterico fra elettronica e ambient di Daniela Pes, Targa Tenco 2023 come Miglior opera prima per “Spira”. Chiude la serata Deena Abdelwahed, produttrice e dj tunisina di stanza in Francia e rappresentante della musica araba più multiforme e contaminata con infinite sfumature di dance ed elettronica.
Domenica 11 agosto ancora una proiezione cinematografica in Piazza Aldo Moro, sempre introdotta da Carlo Massarini e dal cantautore Renzo Rubino, con “DallAmeriCaruso. Il concerto perduto”, film documentario del 2023 diretto da Walter Veltroni e realizzato grazie a filmati integrali ritrovati del concerto dell’artista bolognese al Village Gate di New York del 1986.
A Masseria Ferragnano, invece, si prosegue lungo la ricerca artistica e sonora con una serata incredibilmente variopinta e sfaccettata, guidata dal talentuosissimo batterista londinese Yussef Dayes, da anni fra i protagonisti più brillanti della nuova scena jazz inglese e reduce dalla pubblicazione di un album manifesto nel 2023 come “Black Classical Music”. Nella stessa serata, fresche sonorità anche dall’Italia con il viaggio sonoro libero e imprevedibile, visionario e travolgente degli I Hate My Village, il supergruppo composto da Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion), Fabio Rondanini (Calibro 35, Afterhours), Alberto Ferrari (Verdena) e Marco Fasolo (Jennifer Gentle) con il loro nuovo album “Nevermind The Tempo”, e il sound partenopeo fra Mediterraneo e malinconia di Bassolino. In chiusura, il dj-set a cavallo fra Caraibi, Centro e Sud America con Coco Maria, artista nativa del Messico cresciuta fra Londra e Berlino e punto di riferimento per la musica latina più effervescente.
Lunedì 12 agosto il Locus Festival scrive la storia con Nas, da decenni nel pantheon del rap mondiale e ispiratore del claim 2024 del festival, It Was Written. Sul palco di Masseria Ferragnano, il rapper di New York celebrerà il trentennale dall’uscita di “Illmatic”, ampiamente considerato uno dei più grandi e influenti album hip hop di tutti i tempi. Un appuntamento con un vero e proprio monumento della cultura urban, che sarà introdotto dai vinili del dj salernitano TY1 e dall’accoppiata tutta pugliese composta dal barese DJ Tuppi e dal tarantino Moddi MC, membri della seminale Pooglia Tribe.
Si continua in Masseria anche martedì 13 agosto con uno dei nomi più amati della nuova canzone italiana: Fulminacci. Nonostante la giovane età, l’artista romano ha raggiunto rapidamente il successo grazie a canzoni sincere e a una scrittura divertente e coinvolgente, passando anche per il Festival di Sanremo nel 2021, palco su cui è tornato anche quest’anno come ospite di Gazzelle. Il suo ultimo disco “Infinito+1” è un ulteriore tassello del suo incredibile percorso cantautorale. Nella stessa sera, sul palco del Locus presenterà il suo nuovo disco “Pezzi della sera” l’artista siracusano Marco Castello, fra i più esuberanti artefici del cantautorato siciliano e membro de La Comitiva, la backing-band del norvegese Erlend Øye dei Kings of Convenience. Chiuderà la serata uno degli astri nascenti dell’elettronica nazionale: il producer bergamasco okgiorgio, già membro degli Iside e autore di un connubio irresistibile e originalissimo di dance, post-dubstep e future garage, con un pizzico d’amore per la tradizione musicale italiana.
Chiude il festival la serata di pre-Ferragosto di mercoledì 14 agosto, ancora una volta all’insegna dell’incontro tra suoni internazionali e protagonisti della scena musicale italiana. A Masseria Ferragnano arrivano in marcia i Meute, la “techno marching band” nata fra le strade del quartiere anticonformista di St. Pauli ad Amburgo e rapidamente diventata un vero e proprio fenomeno mondiale. Il collettivo di ottoni presenterà al Locus il quarto album “Empor”, pubblicato a febbraio. Un concerto a cui sarà impossibile resistere, così come non si potrà non farsi ammaliare dall’acclamatissimo live di Cosmo: dopo un tour sold-out primaverile, l’artista di Ivrea porta la sua festa di liberazione in Puglia con le tracce del suo nuovo disco “Sulle ali del cavallo bianco”. Un inno alla libertà, all’unione e alla festa, senza pregiudizi e possibilmente senza cellulari. Chiuderà la serata e il festival l’incisiva dj e attivista palestinese Sama’ Abdulhadi, per una notte tutta da ballare con la sua techno minimale e musicale al contempo.
Prosegue poi fino al 20 ottobre la mostra “Andy Warhol. Life, Pop & Rock” ad Alberobello, che suggella il matrimonio tra il festival e la città dei trulli. Organizzata da Bass Culture srl e Rjma Progetti culturali, con il patrocinio del Comune di Alberobello e in collaborazione con l’Associazione Locus Festival, la mostra ospita un’ampia selezione di circa 150 opere provenienti da collezioni private e ripercorre tutta l’evoluzione artistica e umana di uno dei più grandi protagonisti dell’arte del nostro tempo, uno dei più poliedrici e influenti, dei più amati e discussi.
Il ventennale del Locus verrà poi sigillato da un ultimo grande evento l’8 ottobre allo storico Teatro Petruzzelli di Bari: dopo l’affetto dimostrato dalla città di Bari nella memorabile esibizione al Locus festival la scorsa estate, torna nel capoluogo pugliese per la prima data del nuovo tour italiano Robert Plant con il progetto Saving Grace, insieme a Suzi Dian (voce), Oli Jefferson (percussioni), Tony Kelsey (mandolino, baritono e chitarre acustiche), e Matt Worley (banjo, chitarre acustiche e baritono, cuatro). Un viaggio musicale tra folk, spiritual e blues, ispirato al paesaggio onirico delle marce gallesi, alla scoperta delle influenze musicali di uno dei frontman più iconici della storia della musica.
Con l’edizione 2024 il Locus Festival festeggia i suoi primi vent’anni di storia e si proietta con decisione ed entusiasmo nel futuro. Il suo è un viaggio in musica nato da un sogno che ha saputo attraversare due decenni con suoni e voci da ogni parte del mondo, accogliendo con coraggio e lungimiranza nuovi luoghi e nuove sonorità, senza mai dimenticare le proprie radici. Sin dalla prima edizione nel lontano 2005, infatti, il festival ha saputo scoprire prima di altri la Puglia come terreno fertile dove far germogliare realtà musicali attrattive e di qualità. Come se la storia e l’impatto culturale di questi vent’anni di Locus Festival fosse in realtà già scritto nell’aria profumata di ulivi e salsedine, nel fascino di trulli e borghi antichi, nell’inimitabilità della luce, del cibo e dei paesaggi tra mare e collina. Un’operazione maieutica che, a partire dalle qualità uniche di un territorio, ha saputo scrivere pagine di bellezza artistica e ha reso il festival un antesignano del rinascimento pugliese e un baluardo dell’estate in musica italiana.
Crediti foto: Umberto Lopez.