Napoli. Per la quinta stagione, Maestri di Strada ONLUS e l’Associazione Trerrote (Teatro – Ricerca – Educazione) ritornano al Piccolo Bellini di Napoli confermando la loro collaborazione. Mercoledì 2 marzo alle 20:45, e giovedì 3 marzo alle 17 e alle 20:45, porteranno in scena “La Quasi Storia di Romeo e Giulietta”, uno spettacolo adattato e diretto da Nicola Laieta che i giovani del laboratorio di teatro educazione dei Maestri di Strada sentono fortemente e interpretano insieme agli studenti universitari e agli educattori di Trerrote.
Come dichiara Laieta: “Cosa può scuoterci da quella sensazione di impotenza, di insignificanza, irrilevanza a cui il nostro tempo sembra aver relegato, giovani e vecchi, donne e uomini in poche parole gli esseri umani? Quali sono i venti che ancora agitano la nostra anima, che ci muovono verso la vita, che ci spingono a darle la forma che desideriamo? È ancora l’amore? Ne abbiamo chiesto conto ai nostri ragazzi attraversando insieme la tragedia romantica più nota di tutti i tempi e interrogandoci sulle scelte dei due più celebri e sventurati amanti della letteratura teatrale pronti a morire pur di dar compimento al loro amore. E sono tante le risposte, le brezze e correnti che hanno evocato i nostri giovani attori: tornado pronti a distruggere ogni cosa, zefiri solitari e bonaccie da impantanamento. Un oscillare continuo tra sovrastimolazioni e depressioni, tra il sentirsi in colpa al perdersi anche una sola delle occasioni che paiono balenarci davanti sui nostri dispositivi elettronici e quella costante ansia da prestazione che pare essere l’unica garanzia di efficienza e produttività per l’affermarsi del nostro io nel mondo. Eppure accanto a questo frustrante moto perpetuo verso il godimento e il successo abbiamo scoperto affiorare dentro di loro e noi un irresistibile desiderio di resa, scomparsa, ammutinamento a questa nuovo mondo e alle sue subdole forme di asservimento. Scegliere e scegliersi pare essere l’unico antidoto all’alternarsi tra onnipotenza e impotenza, scegliere e prendersi cura di chi e cosa si è scelto di amare poiché parafrasando il Bardo del “Giulio Cesare” la colpa non è nelle nostre stelle ma in noi che ne restiamo schiavi”.
“La preparazione di questo spettacolo – dichiara Cesare Moreno, presidente Maestri di Strada – si è intrecciata con l’andamento della pandemia che ha determinato spostamenti di date, interruzioni dovute a varie quarantene tra gli operatori, ma soprattutto si è intrecciata con la situazione di dubbio ed incertezza che sta attraversando la vita di tutti i giovani provati da due anni di pandemia. Forse proprio per questo e per la condizione generale che vivono i giovani di periferia la lettura di Romeo e Giulietta ha preso una curvatura particolare insistendo sulla solitudine di questi due giovanissimi di fonte alle difficili scelte che si sono trovati ad affrontare: una assenza di adulti solidali, che ascoltino veramente i giovani che è all’origine della tragedia e degli equivoci che portano alla morte di entrambi i giovani amanti. Forse è questa la lezione per noi”.