Napoli. Prosegue mercoledì 9 gennaio alle ore 20.00 la Stagione di Concerti del Teatro di San Carlo. In cartellone un recital pianistico che vedrà protagonista Mariangela Vacatello. Classe 1982, originaria di Castellammare di Stabia, la Vacatello inizia la sua carriera giovanissima e si impone sulla scena internazionale all’età di 17 anni, con il l 2° premio al concorso “Franz Liszt” di Utrecht. Nel 2005 si aggiudica il 2°premio al concorso “Ferruccio Busoni” di Bolzano. Un debutto al San Carlo il suo, con un programma all’insegna del virtuosismo pianistico.
Prima composizione in locandina Musica ricercata di György Ligeti. Scritta fra il 1951 e il 1953, è costituita da undici brani pianistici strutturati secondo uno schema molto rigido: il primo brano utilizza solamente due note ripetendole con ritmi diversi e trasportandoli nei vari registri della tastiera. Nel secondo brano le note da usare saranno tre, poi quattro e così via, fino al totale delle dodici note nell’ultimo brano, omaggio al maestro del contrappunto barocco Girolamo Frescobaldi. A seguire la Sonata per pianoforte n.14 in do diesis minore, Op. 27 n. 2 di Ludwig van Beethoven conociuta come “Al chiaro di luna” grazie a Ludwig Rellstab, influente critico musicale, poeta e pianista, che affermò come la Sonata gli evocasse una placida passeggiata al chiaro di luna sulla riva del lago dei Quattro Cantoni. Un’intuizione fortunata che riusciva a fissare nell’immaginario collettivo sensazioni condivise da ascoltatori ed esecutori. La Sonata fu definita invece da Beethoven “quasi una Fantasia”, appellativo che dice moltissimo delle reali intenzioni musicali del compositore, perché ne sottolinea l’originalità e dichiara con estrema chiarezza la volontà di superamento dello schema classico della Sonata pianistica, per abbracciare una maggiore libertà formale della struttura.
Infine la Sonata in si minore per pianoforte, S 178 di Franz Listz pietra miliare del pianismo lisztiano e banco di prova obbligatorio per tutti i pianisti. Composta nel 1852 e completata a Weimar il 2 febbraio 1853 è dedicata a Schumann. Sebbene l’autore adotti la classica denominazione di Sonata, in realtà la sua opera ne mette radicalmente in discussione la forma e la struttura architettonica. È in un solo, lunghissimo movimento della durata di oltre mezz’ora al cui interno si susseguono numerose indicazioni che contrassegnano i vari momenti della composizione, delineando atmosfere sonore differenti e lasciando dispiegare i diversi temi della composizione.
Mariangela Vacatello inizia la sua carriera giovanissima e si impone sulla scena internazionale all’età di 17 anni, col 2° premio al concorso “FranzLiszt” di Utrecht. Da quel momenti annovera molti riconoscimenti al Concorso “Ferruccio Busoni” di Bolzano, “Van Cliburn” in Texas, “Top of the World” in Norvegia, “Queen Elisabeth” di Brussel, XVII Premio Venezia, The Solti Foundation Award, Premio della critica “Nino Carloni”, Rising Star The Gilmore e molti altri. Da oltre vent’anni è riconosciuta per la curiosità e versatilità degli orizzonti esecutivi, per il virtuosismo e passione che si ritrovano in ogni brano che inserisce nel suo vasto repertorio; queste caratteristiche si rispecchiano sia nelle recensioni ai concerti e incisioni discografiche per la casa discografica olandese Brilliant Classics (“12 Studi Trascendentali” di F. Liszt, “12 Studi” di C. Debussy, Opera completa per pianoforte di Alberto Ginastera) che nei progetti che l’hanno vista collaborare diverse volte con l’IRCAM – Centre Pompidou di Parigi e con la Fondazione di Arte Contemporanea Spinola-Banna per la quale è stata Artista in Residenza insieme al compositore Leone d’oro Georges Aperghis. Si è esibita in alcune tra le più importanti stagioni concertistiche nel mondo come il Teatro alla Scala di Milano, Teatro Carlo Felice di Genova, Unione Musicale di Torino, Musica Insieme Bologna, Opera del Maggio Musicale di Firenze, Società dei Concerti di Milano, Wigmore Hall di Londra, Carnegie Weill Hall di New York, Walt Disney Hall di Los Angeles, Oriental Centre di Shanghaj, collaborando con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Rai di Torino, Filarmonica della Scala, Prague Chamber Orchestra, RSI Lugano, Filarmonica di Stoccarda e direttori quali Krystof Penderecky, Andris Nelsons, Gabor Takacs-Nagy, Martin Haselboeck, Gustav Kuhn, Alexander Shelley, Xian Zhang, Christopher Franklin, Oleg Caetani, Michael Tabachnik, Andrès Orozco-Estrada, Roland Boer, Aleksander Slatkovky, Gerard Korsten, Daniel Kawka, Bernard Gueller, Zsolt Hamar, Anton Nanut, Donato Renzetti, Alain Lombard, Charles Olivieri-Munroe, Daniel Meyer, Carolyn Kuan, Luigi Piovano. Mariangela Vacatello è nata a Castellammare di Stabia, Napoli, ha vissuto a Milano e a Londra, dove ha studiato e si è perfezionata presso l’Accademia Pianistica Internazionale di Imola, il Conservatorio di Milano e la Royal Academy of Music. Vive attualmente a Perugia e unisce la sua carriera pianistica con l’attività didattica presso il Conservatorio di Musica “A. Boito” di Parma, all’Accademia di Musica di Pinerolo e in diverse masterclasses.