Torino. Una serata di grande musica – che ha fatto registrare il “tutto esaurito” – per festeggiare una leggenda del pianismo internazionale. Dopo 10 anni dal suo ultimo concerto con l’Orchestra Sin-fonica Nazionale della Rai e a 60 dalla prima apparizione assoluta alla Rai di Torino, la grande pianista argentina Martha Argerich torna martedì 29 gennaio alle 20.30 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino e in diretta su Radio3. Interprete straordinaria per temperamento e personalità, nel 1957 a soli 16 anni vince i concorsi di Bolzano e Ginevra e a venticinque, dopo essersi aggiudicata il Premio Chopin a Varsavia, comincia uno lungo sodalizio artistico con Claudio Abbado. Da quel momento, la sua carriera è una successione di trionfi. Con un repertorio vastissimo, viene invitata regolarmente dalle più prestigiose orchestre, direttori e festival musicali mondiali, mentre negli ultimi anni si distingue per l’aiuto nei confronti dei giovani, attraverso masterclass, cicli di con-certi e programmi sempre fuori dal comune, nei quali ama suonare con talenti emergenti e grandi colleghi, da Nelson Freire a Alexandre Rabinovitch, da Daniel Barenboim a Mischa Maisky.
Per il suo ritorno con l’Orchestra Rai interpreta una delle pagine più brillanti, ardue e sfaccettate del pianismo di Franz Liszt: il Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra, S 124. Composta nel 1848 e riveduta cinque anni dopo, la partitura ebbe una prima esecuzione storica nel 1855 a Weimar, con Liszt al pianoforte e Berlioz sul podio.
In veste di direttore è impegnato Enrico Fagone, Primo contrabbasso dell’Orchestra della Svizzera Italiana e solista fra i più apprezzati a livello mondiale, che lega spesso il suo nome a quello di orchestre come la Dallas Symphony, il Maggio Musicale Fiorentino, la Napa Valley Symphony e di artisti quali Michael Guttman, Vadim Repin, Katia e Marelle Labèque. Dal 2010 è ambasciatore nel mondo del Progetto “Martha Argerich Presents” e dal 2015 Direttore artistico del Concorso Bottesini. Alla guida dell’Orchestra Rai esegue le suite n. 1 e n. 2 dal balletto El sombrero de tres picos (“Il cappello a tre punte”) di Manuel de Falla. Tratto da un romanzo di Pedro Antonio de Alarcón, il lavoro fu portato a termine in due riprese: nel 1917, sul libretto ricavato da Gregorio Martínez Sierra, Falla scrisse El Corregidor y la molinera (“Il Governatore e la mugnaia”); successivamente, nel 1919, trasformò la precedente farsa nel balletto eseguito a Londra dai Ballets Russes di Djagilev. Snellito nella forma della doppia suite orchestrale nel 1922, El sombrero è un condensato di scienza coloristica e esuberanza folclorica. La vicenda di un vecchio corteggiatore, beffato da una bella mugnaia, offre il pretesto per una sequenza di danze spagnole legate da uno slancio di gioiosa spensieratezza.
Il programma della serata include l’Ouverture su temi ebraici, per clarinetto, quartetto d’archi e pianoforte op. 34 di Sergej Prokof’ev, proposta da Martha Argerich con alcuni strumentisti dell’Orchestra Rai per commemorare le vittime dell’Olocausto a breve distanza di tempo dalla Giornata della Memoria. Scritta a New York nel 1919, durante il primo soggiorno americano del giovane compositore, fu commissionata da un sestetto di strumentisti russi ebrei, lo Zimro Ensemble, che stava compiendo un tour mondiale per raccogliere i fondi necessari all’apertura di un conservatorio di musica a Gerusalemme. Furono gli stessi musicisti, suoi vecchi compagni di studi a San Pietroburgo, a fornire i temi a Prokof’ev, il cui lavoro ebbe l’obiettivo di preservare la valenza popolare delle melodie.
Il concerto è ripreso da Rai Cultura e sarà trasmesso su Rai5 in data da destinarsi.
I biglietti per il concerto sono esauriti. Eventuali ingressi non numerati saranno messi in vendita un’ora prima dell’inizio a 20 e 9 euro (ridotto under 35).