Milano. Grande attesa per il recital che il pianista milanese terrà oggi domenica 27 settembre alle ore 20 al Teatro alla Scala. Il programma prevede nella prima parte di Johannes Brahms i “Tre intermezzi op. 117” e di Arnold Schönberg i “Drei Klavierstücke op. 11” e i “Sechs kleine Klavierstücke op. 19”. La seconda parte sarà dedicata a Ludwig van Beethoven con la “Sonata n. 31 in la bem. magg. op. 110” e la “Sonata n. 32 in do min. op. 111”.
A Beethoven, in questo 250enario, Pollini ha dedicato un importante progetto legato alle ultime Sonate, dall’op. 101 all’op. 111: la prima parte è uscita per Deutsche Grammophon in un box che comprende le Sonate op. 109, op. 110 e op. 111 e un DVD live, che include anche una conversazione con Jörg Widmann sul tema dell’interpretazione di Beethoven e della musica contemporanea.
Maurizio Pollini tornerà alla Scala per il suo ormai tradizionale concerto annuale anche all’inizio del 2021, ma i milanesi avranno occasione di ascoltarlo anche nella Sala Verdi del Conservatorio il prossimo 30 ottobre nell’ambito del cartellone del Festival Milano Musica.
Il nome di Maurizio Pollini evoca una carriera impareggiabile, una storia di uomo e d’artista riconosciuta in tutto il mondo, applaudita dal pubblico e dalla critica di ogni continente e di numerose generazioni. Protagonista da oltre quarant’anni presso tutte le più importanti sale da concerto e i festival di maggior richiamo in Europa, in America e in Giappone, ha suonato con le più celebri orchestre e i più grandi direttori, fra cui Abbado, Muti, Boulez, Thielemann, Rattle e molti altri. Gli sono stati assegnati molti dei più importanti premi musicali internazionali, tra cui l’Ernst-von-Siemens Musikpreis di Monaco, il Praemium Imperiale di Tokyo, il Royal Philharmonic Society Award di Londra.
Pollini domina un repertorio che spazia da Bach a molti dei più rappresentativi compositori del ventesimo secolo, quali Schönberg, Webern, Boulez, Nono, Stockhausen, Manzoni, Sciarrino, e comprende l’integrale delle Sonate di Beethoven.
Ideatore del ciclo di concerti “Prospettive”, in cui attesta la sua profonda conoscenza della musica di ogni tempo esplorando un vasto repertorio che va da Gesualdo da Venosa a Sciarrino, ne è stato protagonista, con altri musicisti di rilievo, a Tokyo, al Festival di Salisburgo, alla Carnegie Hall di New York, alla Cité de la Musique di Parigi, a Londra, a Vienna, al Festival di Lucerna, al Teatro alla Scala e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma.
Alle sue interpretazioni discografiche sono stati assegnati i più prestigiosi premi del settore, come il Grammy Award, l’ECHO Klassik, il Diapason d’or, lo Choc di “Classica”.