Faenza. In attesa de “Gli Stati Generali della Musica Emergente”, che si svolgeranno a Milano il prossimo 19 novembre, vi proponiamo il reportage dedicato al MEI, Meeting delle Etichette Indipendenti, svoltosi a Faenza dal 4 al 6 ottobre.
Il MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti – arrivato alla sua 25^ edizione si conferma un autentico polo attrattivo per musicisti di ogni genere. L’edizione di quest’anno ne è la conferma e i numeri parlano chiaro: più di 30.000 presenze e 200 live di artisti famosi e band emergenti.
Faenza, come tutta l’Emilia Romagna, vive la musica in modo viscerale, è un qualcosa che respiri in ogni via e in ogni angolo della città. È una sensazione che coinvolge tutti, dai musicisti agli operatori del settore. Per tre giorni, dal 4 al 6 di ottobre, si è parlato solo di musica e di come essa possa essere non solo un aggregatore sociale ma, soprattutto, un’opportunità di lavoro. Ed è stato questo il tema principale durante il convegno internazionale Digital Day a cura di Stefano Negrin e Giordano Sangiorgi. Sponsorizzata da Merlin Network e con il supporto di WIN, Impala e Nuovo Imaie, il convegno ha permesso ad operatori del settore, associazioni, produttori, artisti, promoter di incontrarsi e confrontarsi insieme per conoscere il futuro della industria musicale. Anche noi di SIEDAS siamo stati invitati a partecipare e con l’intervento dell’Avv. Maria Rosaria Santangelo abbiamo esposto i vari servizi dell’associazione e le future attività che svolgeremo nell’anno 2020.
Dal dibattito sono emerse importanti proposte quali quella di organizzare una protesta pacifica a Bruxelles al fine di chiedere un equo compenso alla filiera creativa musicale da parte delle piattaforme multinazionali monopoliste digitali del settore musicale, e un patto tra il SILB (Sindacato Italiano Locali da Ballo) e il MEI per l’ingresso della musica indipendente ed emergente attraverso festival, concerti live e rassegne anche nelle discoteche.
Abbiamo partecipato a molti seminari formativi, come il workshop organizzato della cooperativa Esibirsi a cura di Guido Biasin, che ha spiegato come si organizza un live da un punto di vista burocratico, aspetto assai lontano dalla formazione di un musicista, ma di notevole importanza per poter essere in regola.
Il sabato sera La Notte Bianca ha animato il centro di Faenza con due eventi in contemporanea.
La finale del Premio dei Premi al Teatro Masini, vinto dalla cantautrice sarda Chiara Effe con Francesca Incudine al secondo posto e Micaela Tempesta al terzo. La serata è proseguita prima con le esibizioni di Giovanni Truppi e Riccardo Sinigallia, due artisti italiani che si sono distinti nell’ultimo anno, e con la consegna del premio a Ginevra De Marco e Cristina Donà che hanno ricevuto uno speciale riconoscimento per il loro progetto discografico e per il tour. Due premi anche a Margherita Zanin e Irene Ghiotto.
Il concerto in Piazza del Popolo con i live in ordine di apparizione di Fulminacci, Tredici Pietro, Morgan e i Negrita. Questi ultimi hanno ricordato l’importanza di questo festival ai quali loro sono molto legati ed hanno chiuso la serata con un unplugged di chitarre e voce reinterpretando brani quali “Ho imparato a sognare” e “Magnolia.”
La giornata conclusiva di domenica è stata tutta delle band emergenti che si sono esibite in contemporanea in Piazza del Popolo e in Piazza Martiri della Libertà. Le donne sono state assolute protagoniste, infatti il concorso MEI SUPERSTAGE ha visto trionfare il gruppo delle ABC Positive+ mentre la giovane Greta ha vinto il Premio per il miglior videoclip emergente dell’anno. Tra una esibizione e l’altra abbiamo scambiato due chiacchiere con le band in gara come i Deschema, Galil3o, Luca Carruba, Grease Nkaos, ITristi, Cortellino, Marco Costanzo, Edro, AbcPositive e Greta Ray. Ognuno di loro hanno espresso un giudizio sulla musica indipendente italiana ed ha parlato dei propri progetti futuri. Noi, intanto, ci auguriamo di vederli su palchi sempre più prestigiosi.
Il bilancio di questi tre giorni è stato molto positivo, anche il direttore artistico Giordano Sangiorgi si è ritenuto molto soddisfatto e le sue parole ne sono una conferma: “Godiamoci questo straordinario risultato che conferma il MEI come un punto di riferimento nazionale di tutta la nuova musica indipendente ed emergente italiana che da qui porta i nuovi suoni di una nuova generazione. Registriamo un aumentato interesse ed un record di presenze da parte del pubblico verso gli artisti e le band agli esordi” spiega Sangiorgi ed aggiunge: “Ora, arrivati al giro di boa, si deve avviare una vera e propria rivoluzione per il nuovo percorso del MEI che gli permetta di poter attivare la sua ricca rete durante tutto l’anno per poter rispondere ancora meglio alle nuove esigenze dei giovani produttori indipendenti e dell’attuale filiera creativa musicale, composta da produttori, artisti, festival e promoter. Il MEI oggi una vera e propria comunità musicale capace di rappresentare tutto il nuovo che si muove nel nostro Paese”.