Milano. C’è una statua a Milano che ci parla di Patria e di Risorgimento, parole quanto mai attuali in questo periodo di ricostruzione sociale post pandemia. Pochi cittadini però la conoscono. È l’Italia Turrita realizzata in marmo di Carrara da Alessandro Puttinati nel 1850 e posta 170 anni fa su quello che all’epoca era il rilievo più alto della città, il cosiddetto Montemerlo, oggi a nord-ovest dei Giardini Pubblici Indro Montanelli.
Vandalizzata nel 2016 con la rottura di un braccio e di parte del libro su cui erano scritti i nomi dei patrioti deportati allo Spielberg, la statua muliebre simbolo dell’Italia ma anche della donna per la sua particolare eleganza e leggiadria, è stata per anni l’unico monumento femminile della città e oggi può ben rappresentare l’anniversario dei 160 anni dell’Unità d’Italia.
Grazie all’impegno dell’Associazione degli Amici dei Giardini Pubblici (AGIAMO) e al restauro del Comune di Milano curato dalla Scuola di Restauro dell’Accademia di Belle Arti di Brera – che ha potuto usufruire delle borse di studio messe a disposizione proprio da AGIAMO – è stata finalmente riportata al suo antico splendore.
La statua restaurata verrà riconsegnata alla città e ai suoi cittadini domenica 13 giugno e per celebrare questo evento lo Spazio Teatro No’hma Teresa Pomodoro di via Orcagna 2 ha realizzato uno spettacolo per la rassegna Domeniche Speciali dal titolo “L’Italia s’è desta! Viva una statua Viva”.
“Nel 160esimo anniversario dell’Unità d’Italia – spiega Livia Pomodoro nel suo doppio ruolo di Presidente dello Spazio Teatro No’hma e dell’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano – questa restituzione assume una connotazione simbolica particolare che richiama valori universali basati sull’uguaglianza e il rispetto reciproco, che vedono nella difesa della Costituzione l’espressione più alta della democrazia. È un’Italia che “s’è desta” – continua – e si scopre quanto mai attuale, moderna, inclusiva, femminile, impegnata nella solidarietà e nella difesa delle diversità. Pronta a rimboccarsi le maniche”.
“L’Italia s’è desta! Viva una statua Viva” è articolato in tre momenti: un concerto di musica classica con un trio di archi, Rose di maggio, che eseguirà arie di Cilea, Mascagni e Boccherini; una drammaturgia teatrale inedita commissionata a un giornalista milanese, Paolo Colonnello, e interpretata da Maddalena Crippa e Giovanni Crippa; infine un concerto di musica italiana, da Morricone a Dalla, rivisitata in chiave jazz eseguita da Flamingo ‘n’roses.