“National Gallery 200”, il cinema celebra il viaggio attraverso due secoli di storia dell’arte

Londra. In occasione del bicentenario della fondazione della National Gallery, celebre museo di Londra, nelle sale cinematografiche italiane arriva “National Gallery 200”, un evento speciale che celebrerà l’importanza e l’influenza di questa iconica istituzione.
Il film, diretto da Ali Ray e Phil Grabsky, sarà proiettato solo il 22 e 23 ottobre, inaugurando la nuova stagione de “La Grande Arte al Cinema”, un progetto esclusivo di Nexo Studios dedicato a portare i capolavori dell’arte mondiale sul grande schermo.
Protagonista della pellicola sarà la fondazione della National Gallery, avvenuta nel 1824 ad opera del Governo del Regno Unito che ha acquistato 38 dipinti dal banchiere John Julius Angerstein, facendo da subito assumere al museo un ruolo di primo piano nella conservazione e promozione della cultura artistica mondiale. Nel corso di 200 anni, sotto la guida di grandi personalità come Sir Charles Lock Eastlake, la Galleria si è poi arricchita di innumerevoli capolavori, diventando uno dei principali punti di riferimento per l’intera arte europea.
Il documentario si propone di raccontare non solo la storia del museo e delle opere che custodisce, ma anche di esplorare il legame profondo che questa istituzione ha con coloro che la visitano e vi lavorano: dalla guardia di sicurezza al direttore del museo, dalle celebrità ai membri della famiglia reale, ognuno condivide la propria esperienza personale con le opere esposte nelle sale della galleria.
Una vera e propria narrazione corale, che include interventi di personalità di spicco come Claudia Winkleman, Michael Palin, Terry Gilliam, la scrittrice Jacqueline Wilson e la Principessa Eugenie. Ciascuno di loro racconta l’opera che più li ha colpiti e con la quale ha sviluppato un legame profondo. Questo approccio intimo e personale ha lo scopo di invitare lo spettatore a riflettere su come l’arte abbia la capacità di comunicare a ciascuno di noi, al di là delle nostre conoscenze o dei background culturali.
Ecco perché “National Gallery 200” non si limita a presentare un elenco di opere e fatti storici ma ci permette di vedere il museo attraverso gli occhi di coloro che vi hanno trovato ispirazione, emozione e connessione personale, mostrando al contempo sia i capolavori più famosi che i tesori nascosti della collezione, rivelando così l’enorme potenziale della Galleria.
Il film, prodotto dallo stesso Phil Grabsky, si fa inoltre portatore di un’ampia riflessione sul ruolo dell’arte nella società: a chi appartiene l’arte? Quali storie racconta? Il film incoraggia così lo spettatore a non limitarsi ad una fruizione superficiale delle opere, ma a sviluppare un approccio critico ed anche un legame personale con esse, guardandole con occhi sempre nuovi. L’invito alla riflessione dei registi Ray e Grabsky riguarda però anche il ruolo del museo sia nel presente che nel futuro: come può un’istituzione come la National Gallery continuare a essere rilevante in un mondo sempre più digitalizzato e frenetico? Ecco che l’invito ad osservare le opere d’arte con attenzione, senza lasciarsi distrarre dalle fotocamere e dai social media, si arricchisce di nuovi significati e risuona per tutti gli appassionati d’arte e non solo, che per due giorni avranno un’occasione imperdibile per vivere da vicino due secoli di storia della National Gallery tra capolavori, storie personali e profonde riflessioni attuali.
Dopo “National Gallery 200” la stagione autunnale della Grande Arte al Cinema proseguirà il 19 e 20 novembre con “Pissarro. Il padre dell’Impressionismo”, dedicato a un’altra figura fondamentale della storia dell’arte. Il progetto, anche questo distribuito in esclusiva in Italia da Nexo Studios, vanta la collaborazione di prestigiosi media partner e il prezioso supporto di Abbonamento Musei.

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