Officina Pasolini dedica una serata al talento e alla voce indimenticabile di Pino Mango

Roma. Mercoledì 6 novembre alle 21 Officina Pasolini, il Laboratorio di Alta formazione artistica e HUB culturale della Regione Lazio diretto da Tosca, presenta “MANGO. La voce, il suono, le parole”, una serata per ricordare, conoscere, avvicinare e attraversare la storia di un artista che nella sua lunga carriera ha saputo abbracciare il grande successo popolare e le scelte più ardite, passando con coraggio da un repertorio perfetto per le classifiche a incursioni tra ricerca e sperimentazione.

A 10 anni dalla scomparsa e a 70 dalla nascita, con la testimonianza della moglie e per molti anni voce dei Matia Bazar, Laura Valente, e l’ausilio di filmati e schegge audio, Enzo Gentile condurrà il racconto di una figura unica e irripetibile che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama della canzone italiana. Ospite della serata Tosca, che interpreterà alcuni brani della straordinaria produzione dell’indimenticabile cantautore lucano.

Giuseppe Mango, per gli amici Pino, nasce il 6 novembre del 1954 a Lagonegro, in provincia di Potenza. Nel 1975 va a Roma e incide per la RCA Italiana l’album “La mia ragazza è un gran caldo”, che sarà pubblicato nel 1976. Due brani attirano l’attenzione di Patty Pravo che decide di inserirli nel suo album “Tanto”. Anche Mia Martini inserirà una sua canzone nell’album “Che vuoi che sia…se t’ho aspettato tanto”. Il successo arriva negli anni Ottanta quando viene consacrato con la partecipazione al Festival di Sanremo, dove nel 1985 vince il premio della critica con “Il viaggio”. Calcherà ancora molte volte il palco della città dei fiori, sette volte come cantante e due come compositore. Ed è proprio negli anni Ottanta che Mango si afferma anche fuori dai nostri confini: la sua capacità di usare la voce, carica di sfumature e capace di virtuosismi non fini a sé stessi, e la sua attenzione verso idee e sonorità internazionali gli permettono di creare una formula pop colta e di ampio respiro, lontana dagli stereotipi italiani e decisamente innovativa. Tra i successi di quella felice fase artistica, che si è protratta fino alla metà degli anni ‘90, vanno ricordati “Oro” (realizzato in collaborazione con Mogol), “Australia, la splendida Lei verrà, Odissea, Bella d’estate, Nella mia città, Come Monna Lisa, Mediterraneo, Dove vai, Giulietta e La rondine”. La sua lunga carriera lo vede lavorare, tra gli altri, con Lucio Dalla, Franco Battiato, Claudio Baglioni, Andrea Bocelli, artisti che hanno riconosciuto e apprezzato il suo talento e la sua originalità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

This site is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.