Roma. Officina Pasolini, il Laboratorio di Alta formazione artistica e HUB culturale della Regione Lazio diretto da Tosca, si accinge a ripartire con la nuova programmazione di proposte culturali che proseguirà fino all’estate prossima con una ricca offerta di appuntamenti di musica, teatro, incontri di approfondimento sul mondo della letteratura, lezioni concerto, proiezioni, con una particolare attenzione alla valorizzazione dei giovani artisti. L’avvio sarà particolarmente significativo: dal 19 al 21 settembre Officina Pasolini ospita nuovamente gli “Stati Generali dello Spettacolo”. L’appuntamento dedicato a uno dei settori più importanti della cultura e dell’economia italiana e promosso da Musica Che Gira, UNITA, Left Wing, in collaborazione con Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, Fondazione Centro Studi Doc, ALI e con il supporto di Legacoop, rappresenta una opportunità per gli operatori del settore e le istituzioni culturali di discussione e confronto alla ricerca di soluzioni concrete per il mondo dello spettacolo, allo scopo di migliorare la qualità del lavoro e la sostenibilità del settore nel lungo termine. “Gli Stati Generali dello Spettacolo – spiega Tosca – rappresentano un necessario momento di confronto sulla visione delle politiche pubbliche in questo settore decisivo dal punto di vista culturale, sociale ed economico. Si affronteranno temi relativi al lavoro, ai luoghi, agli spazi della produzione e della diffusione della creatività, alle norme per il sostegno pubblico dello spettacolo e molte altre tematiche vitali per il nostro settore”. Lunedì 23 e martedì 24 sul palco del Teatro Eduardo de Filippo andrà in scena “L’Istruttoria”, opera dello scrittore e drammaturgo tedesco Peter Weiss. Il testo è al centro del progetto formativo di Daniele Salvo – docente di Interpretazione della sezione Teatro del Laboratorio di Officina Pasolini – che ne cura anche la regia. Scritta dopo lo storico processo di Francoforte contro un gruppo di SS e di funzionari del lager di Auschwitz, l’opera trascende la rappresentazione del processo e acquista la liricità di una tragedia greca. Nelle intenzioni di Daniele Salvo l’obiettivo è quello di portare un gruppo di giovani artisti, gli studenti di Officina Pasolini, a incontrare la Storia, entrare nel cuore di quest’immane tragedia, accedere con i mezzi del Teatro a qualcosa di gravissimo ed incredibile. Protagonista della serata di mercoledì 25 è un documentario d’autore: “Bice Lazzari – Il ritmo e l’ossessione”, regia di Manfredi Lucibello, con la voce narrante di Benedetta Porcaroli. Racconta la vita della grande pittrice del Novecento che ha dovuto lottare per affermarsi come artista durante gli anni del fascismo italiano. Raccontare la storia di resistenza, emancipazione e libertà di Bice Lazzari è un’occasione per mostrare il ‘900 da un inedito punto di vista: quello di una donna che ha lottato contro la morale e i costumi di un tempo per affermarsi come artista. Tra testimonianze e materiali d’archivio, il documentario, prodotto da Mompracem, con la partecipazione della Cineteca di Bologna, con la collaborazione di Archivio Bice Lazzari, con il contributo del Ministero della Cultura, è il ritratto di un’artista che ha fatto della sua vita il manifesto della sua arte.