Milano. In occasione del centenario della morte di Angelo Morbelli, artista piemontese di nascita ma milanese di adozione, la Galleria d’Arte Moderna di Milano rende omaggio a uno dei protagonisti della grande stagione divisionista e della pittura lombarda a cavallo tra due secoli.
Curata da Paola Zatti con la collaborazione di Alessandro Oldani, Giovanna Ginex e Aurora Scotti, la mostra è promossa da Comune di Milano |Cultura e ideata e prodotta dalla Galleria d’Arte Moderna e fa parte di Milano Art Week (1-7 aprile), palinsesto del Comune di Milano dedicato all’Arte Moderna e Contemporanea, proponendo un ciclo di incontri e visite guidate dedicate. Aperta al pubblico dal 15 marzo al 16 giugno, è allestita nelle sale del piano terra di Villa Reale, recentemente sottoposte a un intervento di restauro che valorizza le decorazioni e i pavimenti originali anche grazie a un rinnovato impianto illuminotecnico.
L’esposizione vanta prestigiosi prestiti, nazionali e internazionali, provenienti dal Musée d’Orsay di Parigi e la Galleria Nazionale d’Arte Modernae, con l’intento di documentare alcuni degli aspetti salienti della produzione di Morbelli, quali la sperimentazione tecnica e l’elaborazione di alcune tematiche a cui sono dedicate le sei sezioni del percorso, propone nuovamente l’artista sulla scena milanese dopo moltissimi anni di assenza: l’ultima esposizione monografica a lui dedicata risale infatti al 1949.
Si tratta di un’occasione di approfondimento della conoscenza dell’artista a partire, come di prassi, da alcuni capolavori conservati nelle collezioni del museo: il museo prosegue infatti con questa esposizione la sua programmazione temporanea (inaugurata nel 2014 con la monografica dedicata ad Alberto Giacometti e proseguita con le mostre su Medardo Rosso, Adolfo Wildt, la Scultura dell’Ottocento, Giovanni Boldini e Francesco Hayez) volta a valorizzare gli artisti e con essi i movimenti che si sono rivelati snodi essenziali nell’evoluzione figurativa italiana otto e novecentesca.
Il percorso è completato da alcune opere di confronto che documentano le affinità tematiche, tecniche e compositive tra l’artista e alcuni suoi contemporanei, come Ernesto Bazzaro, Giuseppe Pellizza da Volpedo (con cui condivise anni di amicizia e lunghi scambi epistolari), Medardo Rosso, Vittore Grubicy de Dragon.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, con saggi di Paola Zatti, Giovanna Ginex, Aurora Scotti, Alessandro Oldani, Niccolò D’Agati, Gianluca Poldi e le schede delle opere a cura di Costanza Ballardini.
La realizzazione dell’esposizione ha potuto contare sul sostegno de “Amis d’la Curma”, associazione culturale che ha tra i suoi obiettivi la valorizzazione della figura di Angelo Morbelli e del territorio monferrino. Negli ultimi 15 anni, l’associazione ha ridato vita a Villa Maria, residenza di Morbelli, con un’opera di recupero e di ricerca degli oggetti a lui appartenuti in una ricostruzione suggestiva del suo studio.
La mostra è stata realizzata grazie al contributo di Rotary Club Milano Sud e con il supporto di Erco.