Milano. Si terrà il 5 dicembre alle ore 20 e il 6 alle ore 19.45, presso la Sala Grande del Teatro Franco Parenti, lo spettacolo di danza dal titolo “Over Dance”. Due coreografi affermati, ciascuno con una cifra precisa, affrontano in una creazione per la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto – Centro Coreografico Nazionale di Reggio Emilia alcuni temi di straordinario interesse, e non solo artistico. Le trasformazioni del corpo con l’età, i concetti stessi di bellezza e virtuosismo, l’autorappresentazione da parte di ciascuno di noi della propria età.
L’invecchiamento non è un problema per l’attore, lo scrittore o per l’artista visivo: al contrario, spesso vediamo arricchirsi le tavolozze espressive. Ma nella danza, che è linguaggio artistico e universale, saremo forse ancorati (e limitati) dalla stessa concezione di performatività dello sport?
Più in generale, il corpo che si trasforma con gli anni è un tema centrale nella nostra società, e nella sensibilità di ciascuno di noi.
La danza ci permette di approfondire una ricerca in primo luogo artistica. Che i due coreografi intendono spingere fino in fondo. Angelin Preljocaj, il coreografo della bellezza visiva e dell’intensità narrativa, non è alla ricerca soltanto di ex danzatori. Sono anche i non danzatori che gli interessano per questo progetto, capaci di raccontare e creare un movimento nuovo e intenso.
Rachid Ouramdane cerca incessantemente nuove sfumature espressive e sperimenta i confini del corpo umano, arrivando fino al circo. In quest’occasione il suo interesse si è naturalmente orientato al music-hall, uno spazio straordinario per la danza popolare e colta in una dimensione sociale.
Per Angelin Preljocaj come per Rachid Ouramdane è importante far reagire questa materia affascinante, fatta di corpi e di storie fisiche diverse, per questionare profondamente i canoni di bellezza e di virtuosismo.
Interpreti (danzatori e non danzatori) “senior”: ecco il cuore artistico di un ampio progetto che affronta un tema partendo dal punto di vista della danza. Alla proposta di creare oltre confini certi, i due coreografi hanno risposto con la generosità, la curiosità e l’energia intellettuale che è loro propria. Diversamente da altre importanti esperienze, che hanno voluto prolungare la carriera a nuclei di danzatori, in questo progetto l’obiettivo è poetico e cristallizza domande davvero universali. Quella centrale ci viene suggerita proprio da Preljocaj: qual è l’età di un corpo?
Lo spettacolo rappresenta una coproduzione internazionale e si apre alla dimensione della ricerca, dei laboratori e degli incontri dedicati al tema, grazie al partner scientifico che ci accompagna: la Fondazione Ravasi Garzanti di Milano.
Una coproduzione che riunisce teatri e compagnie importanti, oltre alla Ravasi Garzanti. Con la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto – Centro Coreografico Nazionale di Reggio Emilia ci sono il Ballet Preljocaj (Aix-en-Provence), Chaillot – Théâtre national de la Danse (Parigi), Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale (Modena), Festival Aperto / Fondazione I Teatri (Reggio Emilia), Centro Servizi Culturali Santa Chiara (Trento).
Crediti foto: Cristophe Bernard.