“Pinocchio was a girl”, la mostra figurativa sul corpo femminile e le sue allegorie

Roma. Dal 10 giugno al 10 luglio, Curva Pura è lieta di presentare la bi-personale di Carola Spina e Alexandra Fongaro, “Pinocchio was a girl,” un progetto curato da Davide Dormino e Curva Pura con il testo di Nicoletta Provenzano: un dialogo raffinato tra le poetiche delle due artiste, un florilegio di simboli, uno svelamento corporeo che si innesta in fisicità floristiche e iconografiche, in metamorfosi e seduzioni mistiche indagate e trasposte in diversi livelli di lettura estetici e formali. In una indagine plastica e figurale, i linguaggi di Spina e Fongaro si articolano rispettivamente in una spoliazione sacrale riportata all’essenza, alla struttura e alla matrice, in una unione radicale e metamorfica tra membra ed elementi vegetali che precede e dà origine ad un racconto mitico e misterico. Il corpo come lessico si costituisce e si manifesta nella sua dimensione rituale oltre la sfera cultuale, l’allegoria e il paradigma, aprendo gestualità, composizioni, attributi ed elementi iconologici a prospettive semiche plurime. Nelle pitture su legno di Alexandra Fongaro, diairesis di figuratività femminili, in un pantheon divinatorio corporale, divengono ibridazioni floreali e ciclicità naturalistiche, trasmutazioni corporeo-botaniche di una essenza pagana del sacro. L’opera scultorea di Carola Spina scopre, libera e decodifica l’ambito simulacrale, l’autentica mimesis di una figura femminile dall’amplissima e ricca iconografia di origine antica e ancestrale, portando in luce le ambiguità, i meccanismi sottesi, le primitività, i mutamenti, i rimandi simbolici, le associazioni zoologiche, al di là dell’allegorismo retorico-teologico. Come in un misurato percorso propiziatorio, un corteggio consumato, riordinato e traslato in un incrocio fiabesco, esoterico, filosofico, la mostra “Pinocchio was a girl” decompone ed evidenzia un processo formalistico, riappropriandosi ed attingendo ad una radice primitiva, ad una dualità iconica coesistente e mutativa. Con la mostra “Pinocchio was a girl,” Curva Pura continua la sua mission di sostegno ai giovani artisti emergenti, confermando la sua spiccata natura nello scouting di autori promettenti e con una ricerca artistica già ampiamente strutturata.

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