Corigliano Rossano. Sono Antonella Aversente e sono l’autrice di “Revence”, il romanzo che oggi ho il piacere di presentarvi. Questo libro è nato da un sogno, sia in senso letterale che figurato. Attraverso le sue pagine, ho voluto esplorare i confini tra realtà e immaginazione, amore e perdita, vita e morte, per raccontare una storia capace di toccare il cuore di chiunque, a qualsiasi età.
Voglio condividere con voi qualcosa che nasce da un viaggio interiore, da un sogno che si è fatto strada nella mia mente e nel mio cuore fino a trasformarsi in parole, pagine e infine in un libro. Scrivere questa storia è stato un processo personale, quasi catartico, che mi ha permesso di esplorare temi a me molto cari: l’amore, la perdita, il cambiamento ma soprattutto il legame tra i mondi, tra il visibile e l’invisibile.
Viviamo in un’epoca frenetica, piena di distrazioni, ma i sogni, quelli veri, sono rimasti un ponte tra il nostro io interiore e ciò che desideriamo, o persino tra noi e chi non c’è più. Ho sempre pensato che i sogni abbiano un significato profondo, quasi nascosto, e il mio libro si sviluppa proprio attorno a questa idea: cosa accade quando la linea tra realtà e sogno si dissolve?
La protagonista della mia storia è Alice, una ragazza che si muove tra due mondi. Di giorno, affronta le sfide e i drammi tipici dell’adolescenza, ma di notte, quando il sonno si impossessa di lei, si ritrova in un regno misterioso, sospeso tra la vita e la morte. Questo regno non è solo un luogo immaginario; è un rifugio, un enigma e soprattutto un ponte che le permette di rivedere Alessandro, il suo migliore amico, scomparso anni prima.
Ma “Revence” non è solo la storia di Alice e Alessandro. È anche il racconto di una comunità, di legami familiari e amicizie che attraversano momenti di crescita, crisi e riconciliazione. È il racconto di Elsa, un’anziana vicina che il paese guarda con sospetto ma che, in realtà, custodisce un cuore colmo di saggezza e affetto. È il racconto di Giorgia e Vittoria, amiche di Alice, la cui lealtà verrà messa alla prova da incomprensioni e da scelte difficili. E, infine, è il racconto di una famiglia che cerca di proteggere Alice, mentre lei scopre quanto sia difficile, e insieme meraviglioso, crescere.
Questo libro è anche una mia riflessione sul cambiamento delle generazioni. Gli adolescenti di oggi vivono in un mondo completamente diverso da quello in cui sono cresciuta io. Negli anni ’80 e ’90 il nostro approccio alle emozioni, ai sogni e persino all’amore era più semplice ma forse meno consapevole. I ragazzi di oggi, invece, sono profondi, intuitivi, capaci di affrontare temi complessi con una maturità sorprendente. È stato affascinante entrare nel loro mondo, immaginare i loro pensieri e, in un certo senso, raccontare una storia che potesse parlare a loro ma anche a chiunque abbia mai amato, perso qualcuno o semplicemente sognato.
Viviamo in un’epoca di trasformazioni profonde e il mio libro nasce con l’intento di parlare soprattutto alla Generazione Z, una generazione straordinariamente consapevole e connessa. La storia di Alice, sospesa tra due mondi, riflette il percorso di crescita che molti giovani affrontano oggi: il bisogno di esplorare, di affrontare scelte difficili e di trovare il proprio equilibrio tra realtà e sogni.
Questo libro vuole offrire conforto e speranza, ricordando che i legami e i sentimenti possono superare ogni barriera, persino quella tra la vita e la morte. La Generazione Z, forte e empatica, potrà ritrovarsi in questa storia e riscoprire l’importanza di credere nei propri sogni e nelle connessioni autentiche.
Spero che il mio libro possa farvi riflettere, emozionare e sognare, aiutandovi a guardare il vostro mondo interiore con occhi nuovi. Se riuscirò a lasciarvi qualcosa, anche solo un’emozione, il mio obiettivo sarà stato raggiunto.
Infine, lasciatemi dire che tutto questo nasce da un’esperienza personale. Il personaggio di Alessandro è ispirato a un amico che ho perso troppo presto. Nei sogni lo ritrovavo, proprio come Alice ritrova Alessandro, e in quei momenti la distanza tra noi sembrava annullarsi. Scrivere questa storia è stato il mio modo di dare forma a quelle emozioni, di esplorarle e condividerle con voi.
“Revence” è una celebrazione del potere dell’amore, dell’amicizia e della speranza. È un invito a credere che, a volte, i confini che ci sembrano invalicabili – tra la vita e la morte, tra la realtà e i sogni – possano essere superati. Spero che questa storia vi tocchi il cuore, come ha fatto con me, e che vi inviti a guardare ai vostri sogni con occhi nuovi, magari trovando in essi un messaggio, una guida o semplicemente una scintilla di magia. Grazie per essere qui e per ascoltare il mio viaggio.