Lignano Sabbiadoro. Che fine fanno i fogli macchina scartati perché la loro definizione cromatica era inadeguata alla pubblicazione, o per altro tipo di imperfezioni? Niente paura, a volte anche l’arte è a prova di spreco: quegli scarti possono alimentare una nuova ispirazione ed essere ricomposti per un nuovo libro che approfondisce la sfida artistica di quello precedente. L’idea è del Premio Hemingway Riccardo Zipoli, il foto artista che riceverà l’ambito riconoscimento sabato 22 giugno a Lignano Sabbiadoro insieme ad Emmanuel Carrère, Franca Leosini, Federico Rampini, Eva Cantarella. Riccardo Zipoli, autore del volume “In Domo Foscari” (Marsilio), con grande eleganza e qualità tecnica ha celebrato l’anniversario di 150 anni dell’Università di Venezia: un suggestivo esempio di come i fotografi possono raccontare con poetica sensibilità, e non solo banalmente elencare e illustrare il soggetto. Nel Fotolibro “In Domo Foscari” il paesaggio è l’architettura dello storico Palazzo sul Canal Grande di Venezia, esaminato e filtrato anche nei dettagli, cogliendone i silenzi e le atmosfere, facendo infine emergere in questo saggio visivo la storia di un luogo e di una attività culturale di rilievo mondiale qual è l’Università Cà Foscari di Venezia, nella sua complessità sociologica ed estetica, che traspare attraverso il muto ma energico linguaggio della fotografia”. Giovedi’ 20 giugno Riccardo Zipoli sarà protagonista dell’incontro in programma al Centro Kursaal alle 18.30, in dialogo con Italo Zannier e con Alberto Garlini, e sabato 22 giugno alle 18.30 riceverà il Premio Hemingway. Ma attenzione: questo libro è stato anche l’occasione per una innovativa ispirazione, un nuovo libro che sarà editato sempre da Marsilio: “Nel giugno 2018- spiega Zipoli – ero alle Grafiche Veneziane per seguire la stampa di In Domo Foscari, il volume che mi era stato commissionato per celebrare i 150 anni del mio ateneo, l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Controllavo, in particolare, la resa cromatica delle immagini sui fogli macchina, quei fogli che, una volta stampati, piegati, tagliati e rilegati, avrebbero composto le pagine del volume. Prima di operare la vera e propria calibrazione dei colori, si procedeva però, per ogni foglio macchina, alla fase di avviamento, stampandone varie copie per far giungere gli inchiostri alla giusta densità. Per ridurre gli sprechi, in questa fase non si utilizzavano fogli macchina nuovi ma i fogli macchina già stampati e, per qualche motivo, scartati di In Domo Foscari. Le immagini sui fogli macchina in lavorazione si sovrapponevano così alle immagini su quei fogli macchina scartati e prendevano vita singolari combinazioni che attiravano la mia curiosità. Con il passare delle ore e con il procedere del lavoro, il controllo di In Domo Foscari si accompagnò, in modo sempre più continuo, alla contemporanea scoperta di un nuovo mondo di immagini sovrapposte e la curiosità iniziale si mutò, pian piano, in un crescente interesse. Da un libro stava nascendo un altro libro, anzi stavamo stampando due libri assieme ma al momento lo sapevo solo io. Fra centinaia di fogli macchina sovrapposti, ho scelto quelli che mi sono parsi i meglio ‘riusciti’. Poi ha prevalso la bellezza e il valore rappresentativo. Per dare maggiore evidenza e importanza al processo di sovrapposizione, mi sono quindi imposto alcuni vincoli metodologici che mi hanno portato alla scelta di venticinque coppie di immagini sovrapposte. Queste coppie, assieme a tre fogli macchina che testimoniano l’origine del lavoro, saranno esposti nei locali di Ca’ Foscari Zattere (CFZ) tra la fine di novembre e i primi di dicembre 2019 e il nuovo volume ne sarà il catalogo”.
Il Premio Hemingway trova il sostegno degli Assessorati alla Cultura e alle Attività Produttive e Turismo della Regione Friuli Venezia Giulia, e la consolidata collaborazione con la Fondazione Pordenonelegge.