Torino. Venerdì 3 maggio alle ore 20 il Teatro Regio, per la prima volta, ospita il Balletto dell’Opera di Perm nel capolavoro “Romeo e Giulietta” di Sergej Prokof’ev (autore anche del libretto con Sergej Radlov e Adrian Pëtrovskij) dall’omonima tragedia di William Shakespeare, con l’Orchestra del Teatro Regio diretta da Artëm Abašev. La versione coreografica è quella dello scozzese Kenneth MacMillan, uno dei massimi maestri della scena britannica del secondo ’900, colui che ha rivoluzionato la danza classica potenziando quel linguaggio espressivo con le risorse del teatro contemporaneo. Il balletto è allestito con l’autorizzazione della Kenneth MacMillan Foundation secondo indicazioni stilistiche e tecniche di Kenneth MacMillan, Gary Harris e Karl Burnett Ballet masters e producers.
Nei ruoli dei due celebri amanti di Verona si alternano quattro coppie: Polina Buldakova e Gabriel Lopes (il 3, 7 ore 20 e 8 maggio); Maite Nunes e Marcos Yago (il 4 ore 14.30); Luanna Gondim e Kirill Makurin (il 4 ore 20 e il 7 ore 14.30); Daria Tichonova e Pavel Savin (il 5 maggio).
Con i suoi 150 anni di storia, il Teatro d’Opera e Balletto di Perm è il più antico Teatro d’Opera negli Urali e tra i maggiori rappresentanti della cultura russa. Importante metropoli, al confine con la sterminata Siberia, Perm ha una popolazione di quasi un milione di abitanti e un teatro d’opera e di balletto sin dal 1870. Composta da 90 ballerine e ballerini, è una delle più illustri Compagnie di danza della Russia; la maggior parte dei suoi danzatori sono diplomati alla Scuola di Balletto di Perm, un’Accademia che mantiene la tradizione del balletto classico di San Pietroburgo, con la sua tecnica eccellente e il ricco repertorio. Alla fine del secolo scorso, Perm ha sorpassato le due capitali del balletto (Mosca e San Pietroburgo) quanto a valorizzazione dei lavori di George Balanchine e Jerome Robbins e negli ultimi tempi hanno avuto molto spazio anche i lavori di Frederick Ashton e Kenneth MacMillan. Il teatro ha come Direttore musicale il grande Teodor Currentzis, direttore d’orchestra greco-russo, enfant terrible del podio e da alcuni definito “direttore punk”; e come Direttore artistico del balletto l’intelligente e acuto Aleksej Mirošničenko, ex danzatore del Mariinskij e del New York City Ballet. Grazie a lui la Compagnia ha mantenuto un altissimo livello artistico e la scelta del repertorio è sempre di qualità. Il repertorio unico e molto ben bilanciato attira a Perm non solo fanatici del balletto da Mosca e San Pietroburgo, ma anche stelle del palcoscenico. Con il corpo di ballo collabora Diana Višneva, mentre Natalija Osipova, assieme al titolo di solista del Balletto Reale della Gran Bretagna, porta con orgoglio quello di prima ballerina del Teatro di Perm.
L’interpretazione coreografica della tragedia shakespeariana di Kenneth MacMillan è diventata un classico mondiale: interpretata da artisti di fama mondiale, tra gli italiani Alessandra Ferri e Roberto Bolle, è nata a Londra (Royal Opera House Covent Garden) nel 1965 per la coppia Margot Fonteyn e Rudolf Nureyev, che alla prima del 9 febbraio ricevettero 43 chiamate alla ribalta e 40 minuti di applausi: clamoroso! MacMillan dà risalto alle intense passioni che attraversavano Verona nel XVI secolo e sottolinea la passione dei giovani amanti nei due memorabili “passi a due” del balcone e della camera da letto. Duetti che ben si inseriscono nella vicenda della faida tra le due famiglie, Capuleti e Montecchi, con scene di duelli, balli e piazze animate di popolo.
L’allestimento è magnifico, e diversamente non poteva essere, con le scene di Mauro Carosi, i costumi di Odette Nicoletti e le luci da Sergej Martynov, creando un caleidoscopio di colori e citazioni che proietta il mito della coppia degli innamorati di Verona in un medioevo senza tempo.
Sergio Trombetta, una delle firme più autorevoli del quotidiano “La Stampa” e profondo conoscitore della danza, per le Conferenze del Regio, mercoledì 24 aprile alle 17.30 al Piccolo Regio Puccini, curerà l’incontro, a ingresso libero, dal titolo “Un grande classico rinasce alle pendici degli Urali”.
“Romeo e Giulietta” va in scena grazie al sostegno della Camera di commercio di Torino, Socio Fondatore del Teatro.