“Rosalia400”, il progetto multidisciplinare che celebra il ritrovamento delle spoglie della santa

Palermo. In occasione della ricorrenza giubilare dei 400 anni dal ritrovamento delle spoglie di Santa Rosalia Patrona di Palermo, la Fondazione Sicilia il 22 marzo alle ore 18.00 inaugura il progetto “Rosalia400” con la Direzione artistica di Laura Barreca, realizzato con il sostegno del progetto europeo CHANGES: Cultural Heritage Active Innovation for Next-Gen Sustainable Society PNRR (2023-2025), con iniziative partecipative e inclusive, strategie di turismo sostenibile e valorizzazione del patrimonio culturale. Il progetto interessa la quasi totalità degli ambienti espositivi di Palazzo Branciforte. Non è una semplice mostra “Rosalia 400”, ma un progetto multidisciplinare, tra arte, fotografia, teatro, letteratura e cinema, che si sviluppa tra gli spazi del Palazzo Branciforte di Palermo- dove si trova il Monte dei Pegni di Santa Rosalia, straordinario monumento architettonico e luogo fondamentale nella storia della città riportato a “spazio della memoria” dal restauro di Gae Aulenti- con installazioni visive e sonore, proiezioni e mostre, –tutte inedite e site specific- che mettono in dialogo i grandi artisti palermitani che hanno esportato il culto della Santa Patrona di Palermo in tutto il mondo.  Letizia Battaglia, Davide Camarrone, Salvo Cuccia, Mimmo Cuticchio, Francesco De Grandi, Jannis Kounellis, Fabio Lombardo, Dacia Maraini, Melo Minnella, Sandro Scalia, Fabio Sgroi, Domenico Pellegrino, Costanza Quatriglio, Antonio Ugo, sono i protagonisti di “Rosalia 400”, che ha coinvolto anche gli studenti delle Accademie di Belle Arti di Palermo e di Catania, e dell’Istituto dell’Istituto Comprensivo “Karol Wojtyla/Arenella” di Palermo, con azioni didattiche sviluppate durante tutto il corso dell’anno. Attraverso l’attivazione di un partenariato diffuso tra istituzioni pubbliche, associazioni pubbliche e private, sono stati coinvolti artisti, scrittori, docenti, studenti e studentesse nella creazione di progetti inediti, pensati specificatamente per la valorizzazione di un patrimonio culturale materiale e immateriale della Città di Palermo e della Fondazione Sicilia. La mostra ricostruisce la narrazione di una storia complessa legata non solo alla Santa, ma al Festino a lei dedicato, facendo luce non solo sulla tradizione religiosa e devozionale, ma sul contesto sociale, culturale, storico, antropologico che nel corso di quattro secoli hanno generato una profonda affezione popolare. Una tradizione che investe – a partire dalla seconda metà del Novecento – anche il contesto politico, quale cartina di tornasole della condizione della città e dei suoi abitanti. La mostra è stata realizzata con la collaborazione di un Comitato Scientifico dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, composto dai professori Pietro Airoldi, Fausto Gristina, Fabrizio Lupo, Paola Nicita, Giovanni Zuccarello. In mostra una selezione di fotografie dei festini di Letizia Battaglia, Fabio Lombardo, Melo Minnella, Sandro Scalia, Fabio Sgroi, manifesti storici del festino, foto d’epoca, e ancora ricostruzioni sull’evoluzione del carro e sugli “apparati effimeri” della festa realizzati dagli allievi del corso di Progettazione degli Allestimenti e dal corso di Design Grafico. In mostra l’opera video “I Triunfi di Palermo” (2001) di Salvo Cuccia, realizzata con immagini girate a infrarosso dall’autore nelle notti dal 3 al 7 settembre 2001 durante la tradizionale acchianata al Montepellegrino, per il pellegrinaggio al Santuario di Santa Rosalia. Il progetto di allestimento, che ricostruisce la storia del carro, del festino di Santa Rosalia e della devozione popolare entrando in dialogo con l’architettura dello spazio della Cavallerizza e guidando il visitatore in una narrazione complessa e suggestiva. In mostra la maquette della “Parata Kounellis”, carro storico di Santa Rosalia, ideato nel 2007 dall’artista greco Jannis Kounellis, che scelse di rivestire la vela con pietre Swarovski, creato con la Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, sotto la guida del prof. Fabrizio Lupo.

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