Sebastiano Somma torna in scena con la lettura de “Il Vecchio e il Mare” di Ernest Hemingway

Napoli. L’attore di origini stabiesi Sebastiano Somma, oltre 40 anni di carriera tra teatro, televisione e cinema, torna in scena nella sua Castellammare di Stabia al teatro Karol ospite della rassegna “Passione differenze e altre visioni”, a cura di Casa del Contemporaneo, nella serata di sabato 4 maggio alle ore 20:30 con la lettura scenica de “IL VECCHIO E IL MARE” di Ernest Hemingway, una produzione Orchestra Da Camera della Campania. Il testo è un adattamento dell’originale a cura di Lucilio Santoni, con la regia dello stesso Somma che condivide il palco con Cartisia J. Somma, al violoncello il Maestro Liberato Santarpino, con cui l’attore ha costruito un lungo sodalizio interpretando e dirigendo anche altri spettacoli arricchiti di grande musica. «Alla fine della sua grande carriera di scrittore, Ernest Hemingway rimedita i temi fondamentali di ciò che ha elaborato negli anni nella cornice simbolica di un’epica individuale e, contemporaneamente, ripercorre i grandi modelli letterari che, come “Moby Dick”, hanno reso celebre la letteratura nordamericana» – dichiara Sebastiano Somma che interpreta il vecchio Santiago che – forse per la prima volta nella sua vita – si scopre coraggioso e fiero, mentre ingaggia un corpo a corpo con alcuni squali che provano a strappargli un enorme pescespada dei Caraibi faticosamente pescato. Una vittoria sofferta che nasconde sempre una sconfitta, in cui lo stesso pescespada, che il pescatore non riesce mai a veder sott’acqua durante la lotta, probabilmente è simbolo di un male più profondo, una ferita che ogni uomo non può eludere ma solo affrontare con tutte le forze che ha in corpo. Eterno dramma dell’essere umano che vorrebbe poter conoscere sempre il proprio nemico, sapere con chi ha a che fare. Ben lo comprende solo il giovane Manolin, apprendista pescatore e ormai impegnato su un’altra barca per volere dei genitori. «Nel rapporto intenso col ragazzino e nel ritrovarsi vincitore triste, Santiago trova infatti la ragione della propria esistenza. La loro amicizia mostra come il calore umano sia l’unico medicamento possibile per alleviare quel male profondo che è dentro ognuno di noi» – conclude Somma. Nello Spazio Arte del foyer è sempre possibile ammirare la mostra di Giuseppe Plaitano, “Piazze”, visitabile gratuitamente negli orari di apertura botteghino, il martedì, il sabato e il giovedì. Frammenti “suggestivi” che raccontano consuetudini e quotidianità della vita di ieri in quei luoghi, le “Piazze” appunto, della Castellammare di Stabia – da fine Ottocento agli anni Cinquanta – tratte dall’Archivio storico Giuseppe Plaitano, posto sotto la tutela del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

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