Sharm el-Sheikh. La perla del Mar Rosso è sempre stata una delle mete favorite per chi vuole godersi una vacanza all’insegna del relax, tra fondali colorati e spiagge dorate; ma questo affascinante angolo d’Egitto, situato sulla punta meridionale della penisola del Sinai, è anche luogo di avventura e cultura.
I resort sono un punto di approdo per i viaggiatori che scelgono di passare una settimana nella località egizia, ma sono le escursioni il vero fulcro della vacanza. La visita a Sharm vecchia, lo snorkeling per osservare la barriera corallina, la motorata e il safari nel deserto, il giro sul veliero alla scoperta dell’Isola che non c’è e la passeggiata sui dromedari.
Le escursioni sono proposte dai resort stessi, che accompagnano gli avventori alla scoperta delle bellezze di un paese completamente opposto al nostro. Alla fine, infatti, il vero viaggio sta nel potersi interfacciare con il diverso, cercando di capire la cultura e le abitudini del popolo di cui si è ospiti.
Il primo tour da fare è quello a Sharm vecchia. Prima di arrivare una tappa obbligatoria sarà la Moschea della Pace, che di notte ha un fascino particolare. L’interno sarà possibile ammirarlo solo dalle porte lasciate aperte, entrare è proibito se prima non si compie un rito di purificazione. Il colore primario è l’azzurro, che fa assomigliare le pareti a un bel cielo stellato, e se si è fortunati si potrà accompagnare la visione all’ascolto di una preghiera cantata.
Proseguendo e arrivando al centro della città vecchia è possibile osservare i due estremi che contraddistinguono quelle zone: una finta ricchezza e un’assoluta povertà. Si viene accecati subito da luci, negozi e dalla Moschea di Al-Sahaba, situata nel centro della città. Terminata nel 2016, è imponente e scenografica, le facciate colorate illuminano la notte e rendono la piazza che la ospita luogo di ritrovo per turisti e cittadini. Ma basta addentrarsi in uno dei tanti vicoli e allontanarsi anche di pochi passi dal centro per rendersi conto che la ricchezza a cui l’occhio era stato abituato, in realtà, era una menzogna.
Il repentino cambiamento tra il tutto e il niente porta il turista a porsi delle domande, fino a rendersi conto che, in realtà, è tutta una facciata e che, forse, la vera Sharm non sta nelle luci maestose ma in un vicoletto con neanche un lampione. Sharm el-Sheikh, in realtà, è una città costruita per i turisti, che ti ammalia mentendoti.
Una volta capito questo, però, è paradossalmente più facile avvicinarsi al modo di vedere le cose della gente del posto e si riesce a godere meglio la vera città, che, per qualche motivo, vuole essere quasi nascosta.
Per vivere appieno l’essenza di Sharm l’escursione più giusta è quella che unisce il mare e il deserto. Molti resort, infatti, propongono una ricca giornata all’insegna della scoperta delle bellezze che l’Egitto ospita: un safari su una jeep nel deserto, la passeggiata sul cammello, lo snorkeling nel “Blue Hole” di Dahab, il pranzo nella tenda dei beduini. Il magnifico contrasto tra le due facce del paese: il blu dell’acqua e il marroncino della sabbia.
Il giro in jeep è divertente e adrenalinico, sembrerà di stare su delle montagne russe naturali: su e giù per le dune, a velocità sempre maggiore, soprattutto se il guidatore dovesse sentir pronunciata “yalla, yalla”, ossia “andiamo, forza”, che per tradizione è quasi obbligatorio dire. Il tutto contornato dal paesaggio del deserto roccioso del Sinai, che sarà anche sfondo della cammellata, che, nella maggior parte dei casi, si svolgerà tra deserto e mare.
Anche durante la passeggiata su questi bellissimi animali ci si può rendere conto della povertà della città, nella quale è praticamente “normale” far lavorare i bambini, che si vedono ad ogni ora del giorno per strada a chiedere l’elemosina o a svolgere attività a fine turistico. Probabilmente questa condizione stringerà il cuore alla maggior parte delle persone che si aspettano di vedere tutta un’altra situazione in un posto come Sharm, eppure ciò che per noi è scandalizzante per loro è quotidianità. E ciò sarà anche spiegato nella tenda dei beduini durante il pranzo, perché alla base di tutti gli i viaggi c’è sempre la condivisione di culture e costumi, che possiamo ritenere o no sbagliati.
Un altro argomento che verrà sicuramente affrontato è la condizione delle donne, molto diversa rispetto a quella che siamo abituati a vedere in Italia.
Nel deserto sarà possibile vivere anche un’altra esperienza, ossia la motorata: sveglia alle quattro di notte per mettersi alla guida dei quad, con la kefiah intorno al volto per calarsi in quella realtà; il sole che sorge tra le dune crea uno spettacolo irripetibile, generando un’alba che resterà impressa nei ricordi degli spettatori, che la guarderanno attenti e affascinati, rendendosi conto della bellezza del paese che li ospita.
Ma se si viene a Sharm el-Sheikh non si può non essere catturati dal vasto mondo marino che la città ospita nelle sue acque. Le tappe di snorkeling più ricercate sono il Blue Hole, Naama Bay e il parco nazionale di Ras Mohammed.
In quest’ultimo è possibile visitare diversi posti caratteristici, primo tra tutti “le porte di Allah”, una struttura in cemento costruita in segno di armistizio tra egiziani e israeliani. Riporta un’incisione in lingua araba che è possibile leggere sia da destra (in ebraico), sia da sinistra (in arabo). La porta è maestosa, ci si sente piccoli a confronto; il paesaggio che incornicia questa costruzione rende tutto più magico: il deserto, con le sue gradazioni di colore, più chiaro, più scuro, dorato, e in lontananza il blu del mare.
Durante la visita nel parco nazionale sarà obbligatoria una tappa nella “foresta delle mangrovie”, piante che crescono in mare, trasformando il sale in nutrimento per la vegetazione che troviamo nelle loro vicinanze. Su esse, infatti, si possono scorgere cristalli di sale.
Altra meta necessaria sarà il “lago magico”, chiamato così perché molti pensano che abbia proprietà curative, altri lo definiscono punto di incontro tra il mondo naturale e spirituale. Prima di entrare è tradizione svolgere un rito, durante il quale tutto il gruppo si prenderà per mano e reciterà una formuletta, per far in modo che il desiderio del singolo si possa avverare. Poi si potrà godere di un’acqua cristallina. Vicino al lago magico si trova un’altra meta imperdibile: “la spaccatura del terremoto del 1968”, lunga 42 metri e larga 2, con una profondità di circa 14. All’interno un’acqua, un tempo limpida, ad oggi, purtroppo, inquinata. Nonostante questo, la particolarità dell’unica frattura in tutta la zona ha un grande fascino.
Di sfuggita ci si potrà fermare per fare delle foto alla “baia delle tartarughe”, dove queste depositano le uova durate l’anno. Se si è fortunati, in lontananza, se ne potrebbe scorgere qualcuna.
Un altro piccolo paradiso nel bel mezzo del mare è “l’isola che non c’è”, anche questa si trova a Ras Mohammed. È un piccola oasi con sabbia bianchissima. Questa viene quasi interamente ricoperta dall’acqua, quindi l’isola c’è ma non si vede. Sembrerà di star in un luogo lontano dal resto del mondo, perché questa distesa di sabbia si trova immersa nel blu e ci si può arrivare solo con un’imbarcazione. In particolare le escursioni mettono a disposizione un veliero che porta non solo a rilassarsi per un po’ di tempo in questo luogo magico, ma anche a svolgere snorkeling in diversi punti del Mar Rosso.
La barriera corallina è, forse, il fulcro della vacanza a Sharm el-Sheikh e si avrà la possibilità di ammirarla svariate volte durante il viaggio. Ci si potrà immergere in un mondo ricco di colori e forme, si resterà affascinati dai coralli variopinti e da tutti i pesci di forma e dimensione diversa. Si cercherà di avvicinarsi il più possibile alla barriera e ci si nuoterà sopra, sentendosi esploratori alla scoperta di una città sott’acqua, i cui abitanti non si faranno problemi a nuotarti attorno, mentre si cercherà di seguirli per scoprire i segreti di quell’habitat meraviglioso.
Mare, deserto, montagna. Un’unione di tre elementi genera20 una vacanza all’insegna del relax, dell’avventura e della cultura. Una mescolanza perfetta di emozioni, sensazioni e scoperte.
Sharm El Sheikh non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere, dove ogni angolo racconta una storia e ogni attimo è una nuova avventura. È una destinazione che sa incantare, permettendo ai viaggiatori di creare ricordi preziosi e che resteranno scolpiti per sempre nei loro cuori.
Crediti foto: Laguna Vista.
Questo articolo fa proprio venire la voglia di partire per questa meta. 🤗
Straordinario, evocativo, emozionante e limpido. Gran bella penna