Siena. Continua a essere di straordinaria attualità il leitmotiv del festival della città di Siena, giunto alla sua seconda edizione, “SìSiena, linguaggio tra terra e cielo”: è infatti il tempo di riconfermare il nostro SÍ alla bellezza, alla vita, all’arte, alla libertà. Il festival, anche quest’anno, rimette al centro la pluralità dei linguaggi artistici, lo scambio e l’incontro tra le cose grandi e le cose piccole, tra il significato e il quotidiano: poesia, musica, danza, arti visive in scena nella città che lega da sempre la terra al cielo nel segno dei suoi magnifici pittori, scultori, poeti, letterati e musicisti, della sua storia straordinaria.
Un festival culturale che guarda con fiducia alla ripartenza, al futuro, che interpreta e cerca nelle diverse forme d’arte, nel dialogo uno spazio di riflessione sul nostro presente e su ciò che sarà, per continuare a fare domande sul mondo che si agita intorno a noi.
Da oggi e fino al 26 settembre, tutta la città, insieme ai suoi luoghi magici, si animerà grazie ad un articolato cartellone di eventi, performance di danza e poesia, incontri, conferenze spettacolo, presentazioni di libri, omaggi all’arte. Un festival itinerante che accompagnerà il pubblico alla scoperta di luoghi bellissimi della città che all’occhio abituato dei cittadini spesso sfuggono nella loro bellezza: dalla Loggia della Mercanzia alla Chiesa di Sant’Agostino, dal Teatro dei Rinnovati, al Museo dell’Opera del Duomo alla Cattedrale del Duomo.
“SìSiena” cerca di leggere la mente e il cuore di una città e ne estrae gli elementi di valore universale del tempo che viviamo restituendone tutta la forza visionaria” – spiega il direttore artistico Davide Rondoni, poeta e scrittore. – “Grandi ospiti in molte direzioni, un festival culturale che interpreta e cerca diverse forme. Siena città festival dice “Sì” parlandoci di mistico e popolare, di alto e semplice, di tradizione raffinata ma anche di società solidale”.
Tra i protagonisti di “Sì Siena”, il maestro compositore armeno Tigran Mansurian per un incontro con la sua musica, la sua arte, con la tradizione folkloristica e classica del suo popolo. Al festival, il cantautore e frontman dei Marlene Kuntz Cristiano Godano che si unirà alla carovana della BandaDante di Ambrogio Sparagna con Davide Rondoni e i musicisti dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma per un omaggio in musica e parole a Dante Alighieri nell’anniversario dei Settecento anni dalla sua morte. La grande attrice teatrale e cinematografica Galatea Ranzi sarà protagonista della lettura scenica dedicata alla poesia della sublime ed eccentrica poetessa americana, un vero cult e caso letterario, Emily Dickinson. Con i giovani allievi della scuola di teatro del Teatro La Pergola di Firenze, una performance letteraria dedicata ai testi di uno dei più grandi geni della letteratura, Charles Baudelaire, nel bicentenario dalla sua nascita.
Il festival si apre con un omaggio al profondo legame tra la cultura armena e la città di Siena, alle 18.30 Loggia della Mercanzia,l’incontro con uno dei più importanti compositori contemporanei di musica classica e colonne sonore, Tigran Mansurian. In dialogo con Minas Lourian, direttore del Centro Studi e documentazione della Cultura Armena a Venezia, racconterà il suo percorso artistico, le sue opere che si muovono tra sacro e profano, con stilemi di foggia classica e tradizione folclorica, linguaggi di ascendenza antica e impronta contemporanea, immerse in una grandissima ispirazione spirituale. Sempre ancorate al dramma e alla memoria del genocidio del popolo armeno.
A seguire, alle ore 21 nella Chiesa di Sant’Agostino, il Concerto “Con anima” dedicato al compositore Tigran Mansurian e alle radici della tradizione musicale del suo popolo. La selezione delle opere – Quartetto per archi n.2, Capriccio, per Violoncello solo, Testament, per Quartetto d’archi, Agnus Dei, per Clarinetto, Violino, Violoncello e Pianoforte, Ludwig Bazil, “Ani” Quartetto per archi n.1, Komitas, Danze armene (trascrizione per Quartetto d’archi) – verrà eseguita da un ensemble dell’Accademia Chigiana di Siena.
In collaborazione con il Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena di Venezia e con l’Accademia Chigiana di Siena.
Per onorare l’anniversario dantesco, a settecento anni dalla sua morte, a “SìSiena, linguaggio tra terra e cielo”, sabato 25 settembre alle 21, Logge del Papa, non può mancare la travolgente BandaDante, la carovana di Ambrogio Sparagna con Davide Rondoni e l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, che incontra, per la prima volta, il cantautore e frontman dei Marlene Kuntz, Cristiano Godano, autore, più di una decina di anni fa, di una canzone dedicata al grande poeta russo Osip Mandel’stam, costretto a subire da Stalin una vessazione psicologica e fisica tremenda, che lo portò alla morte. La colpa? Essere un poeta. Mandel’stam fu un grandissimo e colto conoscitore della Divina Commedia, della quale argomentò in un saggio famoso e studiato. In scaletta questo pezzo e altre canzoni con fortissima presenza dei temi dell’amore e dell’amicizia: l’amore fu la ben nota ossessione di Dante, e nella Divina Commedia vi sono grandi incontri di amici. Cristiano Godano si aggiunge ai viandanti della BandaDante che dopo le numerose tappe in tante città italiane Bologna, Ferrara, Forlì, Roma, Firenze, Cerea, Rieti, Castriano de Greci per la Notte della Taranta e dopo aver incontrato altri grandi artisti della scena italiana Francesco De Gregori, Beppe Servillo, Mario Incudine, Iaia Forte, David Riondino, i poeti improvvisatori Pietro e Donato De Acutis, continua a percorrere il lungo viaggio di Dante attraverso il canto dei pastori, e il ritmo e la forza della musica popolare italiana. Lo spettacolo è un omaggio a Dante e al suo viaggio d’amore e di mistero utilizzando nel concerto le terzine della sua poesia e cantandole nello stile della tradizione popolare degli Appennini.
“Figlia dell’oro”, lo spettacolo lettura scenica, curato dalla poetessa e scrittrice Flaminia Colella, avrà come protagonista l’attrice teatrale Galatea Ranzi che leggerà una selezione di poesie di Emily Dickinson, genio della letteratura di tutti i tempi. Al centro dei testi, il tema dell’oro, caro e presente nel corpus letterario della poetessa americana. Si alterneranno alle letture momenti di danza su musiche scelte appositamente per accompagnare e tenere il tempo di una serata all’insegna della grande poesia.
La lettura scenica sarà impreziosita dalla proiezione delle fotografie dal maestro dell’immagine Elio Ciol, cui è cara e costante la rappresentazione del rapporto tra cielo e terra, dell’orizzonte e dal gesto di danza di Mizar Tagliavini e della sua compagnia. Appuntamento venerdì 24 settembre, alle ore 21, Teatro dei Rinnovati.
Tra le novità letterarie al festival, il romanzo del Direttore di Rai Fiction Maria Pia Ammirati, in uscita per Mondadori “Vita ordinaria di una donna di strada”, ispirata e toccata da una serie di storie vere, racconta la parabola di una giovane prostituta di Bucarest, tra sogni infranti, violenze e moti di ribellione. Altro romanzo “Il sole senza ombra” (Mondadori) dello scrittore e curatore di pordonenelegge, Alberto Garlini: in un’Italia a cavallo tra il troppo nero degli anni Settanta e il troppo bianco degli Ottanta, la parabola di un comico figlio, protagonista e vittima del suo tempo. I due autori saranno protagonisti, insieme allo scrittore e autore cinematografico Andrea Di Consoli (a novembre al cinema con il film “La notte più lunga dell’anno” di Simone Aleandri scritto insieme a Cristina Borsatti e Simone Aleandri, con Ambra Angiolini, Massimo Popolizio, Alessandro Haber) e autore del recente “Tutte queste voci che mi premono dentro” (editoriale scientifica) e al giornalista e scrittore, Luigi Mascheroni che ha pubblicato nel 2021 “I libri non danno la felicità” (Oligo), dell’incontro “Cos’è inventare storie nell’Italia di oggi” per una riflessione letteraria, sull’invenzione di storie oggi: quali nuovi stimoli, approcci, priorità nella creazione di nuove narrazioni e linguaggi (venerdì 24 settembre alle ore 19, Loggia della Mercanzia).
Alle ore 18, sempre venerdì, Loggia della Mercanzia, l’incontro “Libertà o salute? Una vera alternativa?” con il filosofo Diego Fusaro, docente di filosofia presso l’”Istituto Alti Studi Strategici e Politici” di Milano (IASSP) con il suo nuovo libro “Golpe globale – Capitalismo terapeutico e gran reset” (Piemme) in cui richiamandosi all’insegnamento dei grandi filosofi, mostra come l’emergenza sia diventata un metodo di governo a cui il potere ricorre per una ristrutturazione in senso oligarchico e autoritario dell’economia, della società e della politica. Celebre voce fuori dal coro nel dibattito pubblico italiano, Diego Fusaro analizza come la gestione della pandemia di Covid-19 lascerà un’impronta minacciosa e duratura sul futuro dell’umanità, al di là degli aspetti sanitari.
Con la fondatrice e presidente di FacilityLife, Mariuccia Teroni e il suo nuovo libro “Digitale Umano” (Giubilei Regnani Editore) per indagare i nuovi linguaggi tra umanesimo e nuove tecnologie, e provare a scoprire, nell’incontro tra la scrittrice e il poeta Alessandro Fo e la sua recente raccolta poetica “Filo spinato” (Einaudi), il punto di contatto più misterioso e profondo tra l’umano, la parola e il digitale. Appuntamento sabato 25 settembre alle 12 Loggia della Mercanzia.
“SìSiena” celebra anche un altro anniversario, il bicentenario dalla nascita di uno degli uomini più intelligenti e straordinari dell’ottocento, Charles Baudelaire, simbolo del furore dello scrivere, sempre intrecciato al desiderio di vivere, alle misteriose corrispondenze fra l’arte e la vita. Un evento realizzato in collaborazione con il Teatro La Pergola di Firenze, “Siamo tutti maledetti?”, sabato 25 settembre alle ore 17.30 Loggia della Mercanzia, musica e lettura libera di poesie e testi tratti dalla sua raccolta più famosa “I fiori del male”, a cura degli allievi della scuola di teatro La Pergola di Firenze.
In occasione dell’esposizione straordinaria nella Sala del Tesoro del Museo dell’OPA di Siena della Rosa d’Oro, che Alessandro VII Chigi volle donare al Duomo della sua città e che fece realizzare da Gian Lorenzo Bernini, sempre sabato 25 settembre ore 18.30, Claudia Gualdana, docente e saggista, autrice del libro “Rosa. Storia culturale di un fiore” (Ed. Marietti, 2019), terrà una conferenza sulla Rosa d’Oro: l’opera di magnifica bellezza che celebra l’enigma e il mistero che si cela in questo simbolo che attraversa i secoli e le culture, il tempo e l’eternità. A seguire, l’artista e scultore Cristiano Carotti, che ha esposto le sue opere e installazioni in musei e gallerie italiane e straniere (Roma, Venezia, Biella, Lipsia, Pietrasanta), e la poetessa e scrittrice Flaminia Colella converseranno sul tema “Scolpire, fare emblemi”: una riflessione sui temi fondamentali della sua arte e in particolare sul senso di rifarsi agli archetipi e al linguaggio simbolico per un’artista contemporaneo. Interviene Luca Caricato, studioso ed esperto vinciano, noto per il suo lavoro di ricerca sul codice di Leonardo.
Siena è stata teatro dell’”affaire” Monte dei Paschi che ha scosso l’intera città e l’Italia economica in questi anni, al festival l’incontro con lo scrittore senese Walter Vettori che, insieme a Lodovico Andreucci, ne darà una sua lettura sfogliando il suo ultimo libro “Il caso Novotna” thriller in terra di Siena – Tra Mps e creatività. Ovvero, quando la banca aveva un’anima (oggi alle 17.30 Loggia della Mercanzia).
A Gian Lorenzo Bernini è dedicato l’evento di chiusura di “SìSiena il linguaggio tra terra e cielo”, nella Cattedrale del Duomo domenica 26 settembre alle ore 21, il concerto del Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”, con musiche che spazieranno tra composizioni rinascimentali e barocche. In collaborazione con l’Accademia Chigiana di Siena.