Roma. Lo spettro del gioco d’azzardo, con il suo fascino ipnotico, le emozioni forti e quella speranza di un guadagno facile legato ad un possibile cambiamento di vita nasconde invece una patologia, un fenomeno compulsivo che si trasforma in una vera drammaticità con ripercussioni anche sulla famiglia e sulla comunità. Al Teatro Manzoni di Roma questa delicata tematica è al centro di “Slot” , il nuovo spettacolo con Paola Quattrini, Paola Barale e Mauro Conte, scritto e diretto da Luca De Bei e in scena da 26 ottobre al 14 novembre.
Sulla scena i tre personaggi si incrociano e talvolta si scontrano, perché ognuno in fondo è la vittima dell’altro ed è conseguentemente anche il carnefice. Trovare un equilibrio sembra un percorso arduo e complicato per i protagonisti, desiderosi però di riuscire a riconquistare la vera essenza della vita. Uno spettacolo frizzante, con dialoghi serrati e dal ritmo decisamente vivace, impreziosito da numerosi colpi di scena, capace di esplorare l’animo umano in profondità andando a sfiorare le intimità di una famiglia alla deriva e “ostaggio” di quel male oscuro che regala false illusioni per poi attirare in una sorta di trappola, come un tunnel senza via d’uscita. I rapporti spesso si complicano, ma è proprio questo il bello: a volte una relazione che sembra impossibile si può modificare in qualcosa di speciale, in grado di restituire la speranza di un cambiamento… quello vero.