Bologna. Qual è il sogno ricorrente di ogni studente nella notte prima degli esami?
Da questa suggestione nasce il progetto di Emilia Romagna Teatro Fondazione realizzato insieme a due professori e quattro classi del Liceo Monti: “Sogno di una notte prima degli esami” è un gioco partecipato su piattaforma Zoom, introdotto dal saluto del Sindaco di Cesena e condotto dagli attori della compagnia permanente Michele Dell’Utri, Michele Lisi e Diana Manea, che coinvolge le 3^Ds, 4^Ds, 5^Ds e 5^Cs.
Salvarsi dall’interrogazione… ribaltando i ruoli! Gli studenti salgono in cattedra e interrogano i professori: ecco il sogno, che si trasforma in un’esperienza da sperimentare insieme durante la festa.
I due “malcapitati” subiscono le insidiose domande elaborate dagli allievi su otto materie del piano didattico. Tra risposte multiple, vero/falso, brevi argomentazioni e una riflessione informale sullo stato di salute della didattica a distanza, un quiz semiserio per verificare se i docenti saranno promossi… o bocciati.
“Sogno di una notte prima degli esami” sarà in prima visione on line venerdì 12 giugno alle ore 21 nelle pagine Facebook di ERT del Teatro Alessandro Bonci e del Comune di Cesena. La durata prevista è di circa 70 minuti. Il contenuto resterà poi disponibile sul sito web di ERT Fondazione nella pagina ERTonAIR.
Guardando ai profondi cambiamenti subiti dalla didattica e dalla dimensione sociale della scuola in questi ultimi mesi di emergenza sanitaria, ERT Fondazione, con lo spirito di servizio ai giovani e all’istituzione scolastica che è parte della sua missione di teatro pubblico, ha voluto immaginare una festa di fine anno dedicata alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori della città di Cesena: per non smarrire il momento comune in cui si celebra il completamento di un ciclo e l’avvento di un meritato periodo di riposo, in attesa delle sfide che verranno. Scrive il Direttore Claudio Longhi: “Le tante e sofferte difficoltà emerse negli ultimi mesi ci hanno portato a riflettere sull’imprescindibile centralità, nelle nostre esistenze, dei legami comunitari e sull’importante ruolo che la conoscenza svolge in tal senso. Le molteplici sfide che ci attendono possono essere affrontate nel migliore dei modi solo nella consapevolezza che cultura, arte e scuola sono tra le strutture portanti della vita comunitaria, e rappresentano il nucleo generatore del futuro del nostro Paese. Dunque, scuola e teatro, teatro e scuola: un binomio che va custodito e valorizzato ancora di più in un periodo così complicato come quello che stiamo attraversando. Proprio nel segno della ferma volontà di continuare ad alimentare la dialettica fra questi mondi e nel desiderio che si diano presto occasioni concrete in tale direzione, vorrei augurare di cuore a tutte e tutti i docenti, così come alle studentesse e agli studenti, una buona conclusione di anno scolastico. A questo saluto si accompagna l’auspicio di nuovi incontri e avventure dal vivo non appena sarà possibile: abbiamo ancora tanta strada da percorrere insieme, con passione, impegno e creatività”.
Il commento del Sindaco di Cesena Enzo Lattuca: “I portoni chiusi delle scuole e i banchi vuoti resteranno, negli anni a venire, una delle immagini simbolo di questo periodo certamente eccezionale per noi tutti. La sospensione delle lezioni non era mai avvenuta nella storia dell’istruzione ma questa emergenza, coinvolgendo in prima persona anche i nostri studenti, ha richiesto la sperimentazione di nuove forme di didattica a cui nessuno di noi era abituato. È importante dunque porre l’accento sullo sforzo collettivo di Dirigenti scolastici, insegnanti, famiglie e studenti che hanno lavorato insieme fino all’ultimo giorno di scuola riadattandosi e re-inventando metodologie di studio. Particolarmente significativo è il lavoro svolto dai ragazzi e dalle ragazze che quest’anno dovranno affrontare l’esame di Maturità, di per sé un momento fondamentale per la formazione di ciascuno e indimenticabile per le emozioni che dona. Celebrare dunque la fine dell’anno scolastico ritrovandosi virtualmente – e da protagonisti, oltre che spettatori – sugli spalti di un teatro è senza dubbio significativo: da sempre apprezzo la volontà del Miur di introdurre l’attività teatrale nella didattica e mi rende felice che ancora una volta ERT abbia aperto le porte del teatro ai giovanissimi dando loro la possibilità di confrontarsi con la creatività e di conoscere il più possibile il palcoscenico”.