Foggia. È disponibile da pochissimi giorni su tutte le piattaforme digitali e in streaming il nuovo album di Vittorio Petrella, in arte Vic Petrella, dal titolo “Sperimentalist”. Registrato e mixato da Michele Guberti presso il Natural HeadQuarter Studio, prodotto da Massimiliano Lambertini, Michele Guberti e Vic Petrella, il videoclip è stato realizzato da Ilaria Passiatore e distribuito dall’ente (R)esisto.
Questo album nasce dall’intenzione di unire il post-rock a sonorità elettroniche, ambient e sinfoniche in un’ottica sperimentale, come dimostrato dal nome “Sperimentalist”. La volontà di alternare parti cantate ad altre recitate, così come la commistione di più lingue è in linea con lo sperimentalismo e con le atmosfere a tratti stranianti che l’artista insegue e persegue allo scopo di innovare e stupire.
L’album si compone di quattro pezzi riguardanti tematiche differenziate particolarmente sentite dall’autore.
Il primo pezzo, dal nome “Red Zone”, è stato scritto durante la quarantena imposta dal lockdown e ha come tema la tragedia del virus. L’obiettivo è quello di creare una sorta di “manifesto” o documento storico da consegnare ai posteri, grazie alla selezione delle frasi ritenute più iconiche, dei capi di governo di diversi paesi durante la pandemia.
Il secondo pezzo, dal nome “Under The Stars”, è il primo singolo estratto dall’album. Il tema riguarda la piccolezza dell’essere umano rispetto all’immensità dell’universo in un’ottica sognante ed astratta, come suggerito dalle atmosfere ricercate dalla musica. L’incertezza del futuro si lega alla sfera onirica dell’animo umano e si interroga su di essa, ritrovando un senso di identità nella stessa sostanza umana.
Il terzo pezzo intitolato “Historia Magistra Vitae” prende il nome da una celebre frase latina secondo cui si dovrebbe imparare dal passato. L’intento di questa canzone è quello di muovere una denuncia alla società attuale contro la tendenza alla riduzione delle ore di storia e di storia dell’arte nelle scuole e, dunque, nelle nostre vite. Propone inoltre una riflessione su quella parte umana che ritrova nel passato il suo essere e dal quale non può prescindere.
L’ ultimo pezzo, dal nome “Nature”, è un inno a madre natura in un’ottica devozionale e di rispetto. La bellezza del creato si declina nelle stagioni e nei paesaggi. È dovere dell’uomo ricongiungersi con essa.
Vittorio Petrella, dopo una serie di esperienze in alcuni gruppi del foggiano come tastierista ed arrangiatore, decide di intraprendere la carriera da solista e nel maggio del 2019 registra il suo primo demo autoprodotto in homerecording dal nome “Demo – 01”, curando la scrittura di tutte le parti strumentali e della voce. Tale lavoro gli permette di essere notato dal produttore ferrarese Massimiliano Lambertini, con il quale incide il suo primo EP presso il Natural HeadQuarter studio di Ferrara, dal nome “Sperimentalist”. Attualmente continua i suoi studi di archeologia presso l’Università degli Studi di Padova, dove frequenta il corso di laurea magistrale in scienze archeologiche e contemporaneamente si dedica alla composizione della propria musica dalla vena fortemente sperimentale, cercando di conciliare il post-rock con elementi elettronici, psichedelici e sinfonici.