Bologna. “Per il tuo bene” è il testo scritto dal regista e autore Pier Lorenzo Pisano, classe ’91, che ha ricevuto importanti premi per la drammaturgia e proprio con “Per il tuo bene” il 12° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”.
“Poteva essere l’ennesima banale pièce sulla famiglia – si legge nella motivazione della giuria – che il teatro contemporaneo sa ormai sfornare in centinaia di esemplari ogni anno. È, invece, un testo maturo con un progetto e una forma ben definiti. L’autore mostra attenzione per le psicologie e per il confronto-scontro tra le generazioni e, soprattutto, rivela un’ottima capacità di toccare temi e interrogativi stringenti attraverso una scrittura semplice e diretta, a tratti quasi spersonalizzata. […] Pier Lorenzo Pisano è riuscito così a individuare una particolare angolazione da cui parlare con sorprendente vitalità di ciò che ormai è divenuto quasi irrappresentabile, il mistero del legame che unisce una madre a un figlio”.
Lo spettacolo, di cui Pisano cura anche la regia, dopo il debutto modenese arriva al Teatro Arena del Sole di Bologna dal 22 gennaio al 3 febbraio. Una produzione di Emilia Romagna Teatro Fondazione, Arca Azzurra Produzioni e Riccione Teatro.
Il testo affronta una delle tematiche care a Pisano, quello delle dinamiche famigliari: a causa di una situazione difficile e delicata, un figlio torna a casa, ma il suo arrivo mette in moto meccanismi tragicomici.
“Ritornare dove si è cresciuti – afferma Pier Lorenzo Pisano – è un’immersione nella nostra prima identità: un vecchio paio di scarpe a cui siamo affezionati, che vorremmo continuare ad indossare, davvero, ma non ci vanno più, l’alluce spunta fuori e i talloni fanno male.
Le figure che ci accolgono sono sempre le stesse, forse un po’ invecchiate, madri, padri, fratelli, zii, nonni, tutti avvolti nel cellophane, come se il tempo non fosse passato, e tocca a noi srotolarli fuori e scoppiare le bollicine. Ma a volte, sotto il velo, si può scoprire che le cose stanno cambiando, anche lì, in quel piccolo universo di coccole e sensi di colpa, così stretto e inaccessibile al mondo, che è la famiglia.
E allora, per provare a capire, bisogna indossare quel vecchio paio di scarpe e sopportare, doloranti, per il tempo che ci vuole. Tra le recriminazioni delle madri, le colpe dei fratelli, le battute degli zii, bisogna andare avanti con gli alluci scoperti, attraverso situazioni intrise di quel misto di humor e cattiveria che è il vero sapore della famiglia, un’associazione a delinquere basata sul ricatto d’amore.
E ancora, continuare a camminare, un passo dopo l’altro, senza sapere la direzione, senza sapere se è possibile andare avanti, o tornare indietro, o se le cose, quando si spezzano, restano così”.
Pier Lorenzo Pisano nasce a Napoli nel 1991. Studia a Venezia, laureandosi in Conservazione dei Beni Culturali. Intraprende un percorso attoriale specializzandosi presso la Guildhall School Of Music and Drama (Londra). Comincia a lavorare come attore e assistente alla regia per cinema e teatro, e come montatore in vari progetti tra cui il documentario Torn – Strappati, vincitore di un Nastro d’Argento e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Completa la sua formazione diplomandosi come regista cinematografico presso il Centro Sperimentale di Roma (scuola nazionale di cinema). Il suo cortometraggio di esordio Così in terra, è stato selezionato in concorso al Festival di Cannes 2018. Parallelamente si dedica alla scrittura ottenendo riscontri nei maggiori premi italiani di drammaturgia e sceneggiatura, tra cui il Premio Hystrio 2016 con Fratelli (pubblicato da Hystrio sul numero 1 del 2017), il Premio Riccione-Tondelli nel 2017 con Per il tuo bene (pubblicato sul numero 3 del 2018 sempre da Hystrio) e il Premio Solinas 2018.
Per il tuo bene è stato rappresentato, in traduzione francese, presso il Théâtre Ouvert (Parigi), che ha anche pubblicato il testo tradotto nella sua collana “Tapuscrit”. La versione francese è stata inoltre presentata in apertura del Festival di Avignone 2018, nel programma “Forum des Nouvelles Écritures Dramatiques Européennes”. Il testo al momento è stato tradotto anche in inglese e in rumeno e sarà prodotto, nel maggio di quest’anno, presso il Teatrul Odeon (Bucarest).