Matera. Da qualche anno Virgilio Sieni viaggia per le città d’Italia, da nord a sud, approfondendo la ricerca sul “gesto”, oggi centrale nel suo lavoro ma che ha sempre contraddistinto il suo operare coreografico. “La mia ricerca ha sempre riguardato un corpo articolare che, attraverso la tecnica, andasse a scovare tutte quelle ampiezze, quei punti nodali in cui il corpo stesso prende gravità, assume una dinamica e quindi si sposta” – disse durante il Romaeuropa Festival.
Dopo Milano e Genova, l’“Atlante del gesto” è giunto nel mese di ottobre a Matera, come strumento di indagine della questione dell’archivio legato al luogo e alla comunità che lo abita, attraverso lo studio di gesti fisici e sociali. “Thauma Atlante del gesto” è un percorso costituito da mostre, installazioni, pratiche, azioni coreografiche, performance, film, mappe alla ricerca di un luogo di risonanza tra gesti antichi e nuovi, in un processo partecipativo che coinvolge i cittadini della Basilicata ma anche antropologi, architetti, archivisti, fotografi e videomaker.
D’altra parte, nel 2007, Sieni ha fondato un’Accademia del Gesto, una scuola senza fissa dimora che mette insieme persone di tutte le età, dall’infanzia alla terza età, con l’intento di approfondire la relazione al corpo e al gesto e, in tal modo, ricomporre una comunità che nel corso del tempo ha perso il senso della relazione.
“Io continuerò a lavorare con i cittadini, nella convinzione che il lavoro sul corpo può creare comunità, vicinanza, facilità di ascolto. Gli spettatori non verranno a vedere un prodotto ma faranno esperienza di articolazione di luoghi” sostiene Sieni.
Al centro di “Thauma Atlante del gesto” una mostra costituita da disegni, fotografie, annotazioni, sequenze, oggetti, filmati, mappe: un vero e proprio atlante che ogni giorno si arricchisce di materiali di ricerca sul campo, sotto gli occhi degli spettatori, divenendo una piattaforma di studio. Ad accompagnarla, un ricco programma di performance e spettacoli teatrali.
Virgilio Sieni è un ballerino e coreografo italiano, perfezionato nella danza contemporanea. Nel 1991 ha fondato la compagnia “Virgilio Sieni” che è divenuta uno dei complessi di punta nel panorama coreografico italiano. Ideatore di un teatro sperimentale, fondato su un tipo di danza dal carattere evocativo e ritualistico, negli anni Novanta ha intrapreso una ricerca sulle orme della tragedia classica culminata nell’allestimento di “Trilogia del presente/Orestea” (1996). Tra gli altri suoi lavori: “Re Lear” (1992), “Elogio dell’ombra” (1994), “Il fiore delle mille e una notte” (ispirato all’opera di Pasolini, 1999), “Fiabetta superstar” (2000), “Babbino caro” (rivisitazione della fiaba di “Pinocchio”, 2001), “Messaggero muto” (2001), “Il gabinetto del dottor Caligari” (2002), “Il funambolo” (2002), “La città bianca” (2003), “Mi difenderò” (2005), “Un respiro” (2006).