Sulle note di Wagner, l’apertura della 69esima edizione del Ravello Festival

Ravello. Saranno le note dell’ “Idillio di Sigrifido” di Richard Wagner ad inaugurare la 69esima edizione del Ravello Festival. I due mesi di programmazione organizzati dalla Fondazione Ravello con il sostegno della Regione Campania, sono firmati da Alessio Vlad e si apriranno stasera, alle ore 20.

Si riparte da dove ci si era fermati a settembre 2020 e cioè da Wagner, dalle grandi orchestre, dai grandi direttori e dall’eccellenza di respiro internazionale che si alterneranno sul palco di Villa Rufolo a strapiombo sul mare. Il concerto inaugurale è affidato alla Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino, con solista la pianista Mari Kodama, di cui vale la pena ricordare l’incisione dell’integrale dei concerti per pianoforte di Beethoven e Kent Nagano direttore che ritorna nella Città della musica dopo l’esibizione nel 2017.

Nagano, statunitense, nippo-americano di terza generazione, uno dei maggiori direttori d’orchestra di oggi, raramente presente nel nostro Paese, è attuale direttore musicale dell’ Opera di Amburgo, per l’appuntamento di Ravello ha immaginato l’incontro di tre grandi compositori, Wagner, Beethoven e Schubert. Oltre all’ “Idillio di Sigfrido”, che assume il significato di una sorta di “sigla” del Festival, il programma si compone del Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 op. 58 – descritto dalla stampa dell’epoca “il più ammirevole, il più singolare, il più artistico e difficile di tutti quelli che Beethoven ha scritto” – e della Sinfonia n. 3 in re maggiore D. 200, che Franz Schubert compose alla soglia dei diciotto anni, pervasa da una sottile vena “welsch” con un finale dalle forti tinte rossiniane.

“Mai come oggi, il Ravello Festival sente la necessità di essere volano di un turismo che per antica tradizione è per maggior parte internazionale – spiega Alessio Vlad – Partendo, come sempre, da quel rapporto tra musica e paesaggio che rende unica e universalmente fruibile la rappresentazione concertistica sul palco di Villa Rufolo manteniamo ferma l’aspirazione verso un livello qualitativo che pretende che Ravello, eletta Città della musica, sia uno dei luoghi dove si incontrano i maggiori esponenti della musica di tutto il mondo”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

This site is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.