Lipari. Cercare nel sospiro, nel respiro, nel colore, nell’energia del mare, nel cuore del Mediterraneo, a Lipari, altre rotte, ulteriori segni per la ripartenza. L’arte, la bellezza, la storia, le voci, il cinema (che ha trovato in quest’isola splendidi scenari per capolavori come “Vulcano”, girato a Lipari per volere di Anna Magnani e diretto da William Dieterle, “Kaos” dei fratelli Taviani), la nuova materia necessaria per ricostruire, ricominciare, trasformare l’esperienza di questo lungo, complesso periodo trascorso nel tempo sospeso della pandemia, ma non solo. Le fotografie del tre volte premio Oscar Vittorio Storaro; l’incontro con il “nuovo Michelangelo italiano, lo scultore Jago la cui opera, dopo New York, ‘riparte’ dal quartiere Sanità di Napoli; la voce di Teresa Saponangelo, Nastro d’Argento 2021 come miglior attrice protagonista per il film “Il buco in testa” di Antonio Capuano, la parole del poeta e scrittore Davide Rondoni, il pianoforte del liparoto Carmelo Travia, tra i più importanti compositori di colonne sonore del cinema italiano (i fratelli Taviani, Ferzan Özpetek, Carlo Vanzina…), i quadri pieni di pathos ed energia di Marco Tamburro, il fotografo della quotidianità Raffaele Perna, lo scultore dei miti classici sulle tracce greche in Sicilia, Alessandro La Motta, i quadri di Agostino De Romanis, pittore d’oriente e d’occidente: tutti protagonisti il prossimo 17 luglio, nel Chiostro Normanno dalle 19, della prima edizione di “Eoliè 21, Un sospiro di Ripartenza – Arte letteratura e società”, a cura di Francesco Malfitano, avvocato, con una sana passione per l’arte e per i nessi cui l’arte rimanda. Un luogo simbolico, il chiostro normanno, la cui costruzione racconta essa stessa una storia di ripartenza, di un nuovo inizio per la comunità liparese: costruito nel 1060 da un gruppo di frati benedettini, per volontà dall’Abate Ambrogio, questo luogo rappresentò per vari aspetti la rinascita del borgo di Lipari, precedentemente depredata dai terribili pirati saraceni. A metà del 1500, l’invasione dei Turchi distrusse di nuovo tutto, e grazie all’intervento tempestivo dell’imperatore Carlo V oggi si può ammirare tutta la sua bellezza fatta della stratificazione di stili, epoche, pietre e capitelli.
Un evento fortemente voluto dal suo curatore, Francesco Malfitano, liparoto, romano d’adozione, che spiega: “Le Isole Eolie, Patrimonio Unesco, rappresentano un unicum di bellezza, cultura, storia; hanno tanto da ispirare per una ripartenza, emanano un fascino, ricco di mistero, che deve muovere gli animi, anche i più sopiti. Il chiostro normanno benedettino è un luogo fino ad oggi dimenticato, ma che ha la pretesa di ridestarci al bello e al vero. Grato a tutti i grandi artisti che hanno accettato la sfida”.
Appuntamento nel Chiostro normanno – Cattedrale di San Bartolomeo, Acropoli di Lipari, alle ore 19, per l’incontro che vedrà protagonisti il pittore Agostino De Romanis, lo scultore Alessandro La Motta, il fotografo Raffaele Perna, il pittore Marco Tamburro e lo scultore internazionale Jago che, insieme allo scrittore e poeta Davide Rondoni, all’onorevole Maurizio Lupi, a Rosario Vilardo, Direttore del Parco Archeologico di Lipari, all’Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Sicilia, Alberto Samonà e don Anselmo Lipari, affronteranno in un dialogo, moderato dal curatore del festival Francesco Malfitano, il tema della ripartenza. Quali idee, strumenti, visioni, “buone pratiche” riusciranno a coinvolgere e sensibilizzare i cittadini per una riflessione comune sul post pandemia che metta insieme, in un progetto condiviso, il mondo della politica, della spiritualità, della cultura, dell’arte?
Alla voce dell’attrice Teresa Saponangelo, Premio Ubu nel 2000 per la sua interpretazione di Dorina ne “Il Tartufo” di Molière diretto da Servillo e tra i protagonisti dell’atteso nuovo film di Paolo Sorrentino “E’ stata la mano di Dio”, è affidata la lettura di poesie di Davide Rondoni, Nina Cassian e Franco Loi, e del poeta greco Konstantinos Kavafis e della poetessa polacca Wislawa Szymborska. Assisteremo ad un dialogo tra la poesia interpretata dalla Saponangelo e la musica del maestro di colonne sonore cinematografiche Carmelo Travia (tra le più importanti “Cesare deve morire” e “Meraviglioso Boccaccio” dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, “ Una questione privata” di Paolo Taviani, “Rosso Istanbul” di Ferzan Özpetek, la serie televisiva e il film “Boris” e “L’Arminauta”, film tratto dal libro di Donatella Di Pietrantonio, premio Campiello 2017, diretto da Giuseppe Bonito) che eseguirà per l’occasione, con un piano a coda, una sua composizione inedita – una prima esecuzione assoluta – dedicata al tema della ripartenza, della rinascita.
Il vernissage della collettiva, all’interno del chiostro normanno benedettino, aprirà i battenti con le opere di De Romanis, La Motta, Perna, Storaro e Tamburro, e sarà visitabile fino al 6 agosto. Un’esposizione composita, a più voci e linguaggi. In mostra le cinque fotografie scelte dal Premio Oscar per “Apocalypse Now ” di Francis Ford Coppola, “Reds” diretto da Warren Beatty, “L’ultimo Imperatore” di Bernardo Bertolucci, Vittorio Storaro, direttore della fotografia dell’ultimo film di Woody Allen ‘Rifkin’s Festival’, che sta lavorando al restauro, a Cinecittà, di tutti i lavori realizzati insieme a Bertolucci: “L’orrore” da Apocalypse Now di Francis Coppola; “Doppio sogno” da Ultimo tango a Parigi, “Il Maestro” da L’ultimo Imperatore, “Illuminazione” da Piccolo Buddha, i tre capolavori di Bernardo Bertolucci; “La danza” da Capitan EO di Francis Ford Coppola.
E poi cinque istantanee (Finale di cammino, Il rovescio della vita, L’homme revoltè, L’uomo del destino, Lento andante) del fotografo Raffaele Perna, artista vicino alla street photography, che con il suo obiettivo riesce a cogliere attraverso scatti di vita ordinaria elementi di unicità assoluta e incarna nella sua opera la definizione che Henri Cartier Bresson dà della fotografia come “narrazione istantanea”.
Il “pittore dei sogni” Agostino De Romanis, la cui opera è stata definita dal critico d’arte Vittorio Sgarbi “una suprema sintesi, filosofica ed estetica, delle tradizioni conosciute da una parte e l’altra del nostro pianeta”, presenta in mostra sette opere, olio su tela o carta, dedicate al mare, alla natura nella sua dimensione spirituale, simbolica. Con il suo linguaggio espressivo semplificato ed efficace e la scelta di colori pieni, definitivi, espone: Fammi guardare il mare, Fiore del deserto, Grido di dolore, Il colore del cielo fa nascere i due, Il giallo del pesce sembra oro, La fila degli alberi simili, Non pescatemi. E l’artista che ama e dialoga con i poeti, Alessandro La Motta, espone nella collettiva di “Eoliè 21, Un sospiro di Ripartenza – Arte letteratura e società”, cinque sculture che testimoniano il suo recente e intenso lavoro sulle origini mediterranee, sui miti classici e in particolare sulle tracce greche in Sicilia, tra leggende e culti sulle ctonie legate all’alternarsi delle stagioni e della fertilità narrate dai racconti omerici e da testi antichi. Il pittore Marco Tamburro, con la sua opera irruenta e inquieta, in un’epoca in cui ci si interroga su dove questa forma artistica stia andando, è invaso da una potenza espressiva capace di tradurre semplici immagini in un mezzo comunicativo. Così come le sue opere in mostra “Altruismo e rinascita”, tecnica mista su tela, continuano a provocare.
I visitatori della mostra saranno accompagnati in un viaggio nell’arte contemporanea dal suono morbido, caldo e vibrante della voce di Teresa Saponangelo che riecheggerà, tra le mura antiche del chiostro e le opere in esposizione, nella lettura di opere in versi dei più grandi poeti dei nostri giorni.
“Eoliè 21, Un sospiro di Ripartenza – Arte letteratura e società” è organizzato dall’Associazione un sanpietrino, con il patrocinio dell’Unione Europea, del Ministero della Cultura, della Regione Siciliana Assessorato dei beni Culturali e dell’Identità Siciliana, dell’Arcidiocesi di Lipari Messina e S. Lucia del Mela, del Comune di Lipari, in collaborazione con Banca Intesa Sanpaolo e con il contributo di NERI, SEL, Le isole d’Italia e GLOBE. Con il sostegno dell’Accademia dei Silenti, ART.4, Artesana, Birra Baladin, Federalberghi, Vineria San Bartolo, Liberty Lines, Loveolie, Murgo, Rotary, Siremar, SNAV.