Roma. Va in scena dal 26 aprile al 1° maggio, presso la Sala Umberto, “The boys in the band”, opera teatrale del commediografo americano Mart Crowley, andata in scena per la prima volta al Theatre Four di New York il 14 aprile 1968, rimanendo in cartellone per 1.001 repliche sino al 6 settembre 1970. Robert Moore curava la regia, mentre il cast comprendeva Kenneth Nelson (Michael), Peter White (Alan McCarthy), Leonard Frey (Harold), Cliff Gorman (Emory), Frederick Combs (Donald), Laurence Luckinbill (Hank), Keith Prentice (Larry), Robert La Tourneaux (Cowboy) e Reuben Greene (Bernard). Viene considerata una pietra miliare nella storia del teatro, perché è stata la prima commedia a tematica gay scritta per il grosso pubblico. Inoltre, al suo debutto, ebbe sorprendenti successo e consenso di critica e pubblico. Molti furono i personaggi famosi che non persero l’occasione di vedere in scena i nove ragazzi omosessuali della band di Mart Crowley. Tra questi Marlene Dietrich, Groucho Marx e lo stesso sindaco di New York, John Lindsay. Per capire la portata del successo dei Boys non si dimentichi che stiamo parlando della fine degli anni Sessanta e che il movimento omosessuale americano non avrebbe iniziato le proprie battaglie che l’anno successivo, nel 1969, in seguito ai disordini alla Stonewall Inn di New York. Nel 1970 la commedia fu portata sul grande schermo dal regista William Friedkin, utilizzando il cast originale di Broadway. In Italia il film debuttò nell’ottobre del 1970 con il titolo “Festa di compleanno per il caro amico Harold”. Nel 2018 Ryan Murphy ha prodotto un riallestimento della commedia a Broadway con un cast di stelle della TV, tra cui Jim Parson (Michael), Zachary Quinto (Harold), Matt Bomer (Donald) e Robin De Jesus, che ha ricevuto il Tony Award come miglior revival di un’opera teatrale. Lo stesso cast è poi stato coinvolto nel remake cinematografico prodotto sempre da Murphy per Netflix, uscito nel 2020 con la regia di Joe Mantello. La versione italiana a firma di Giorgio Bozzo è andata in scena la prima volta nel giugno 2019 con 6 anteprime allo Spazio Teatro 89. A seguire, vi è stata una replica speciale all’interno del PAC – Padiglione di Arte Contemporanea di Milano, una a Firenze il 1° dicembre 2019 e una tenitura di una settimana al Teatro Nuovo di Milano, per poi fermarsi a causa della pandemia. In un appartamento su due piani all’altezza della 50th a New York un gruppo di amici omosessuali ha organizzato una festa di compleanno per Harold, che compie 32 anni. La storia comincia con l’arrivo a casa di Michael, il padrone di casa, di Donald e via via degli altri invitati, Larry, Hank, Bernard e Emory. A sorpresa, però, si presenta anche Alan, un vecchio amico dei tempi del college di Michael, a New York pe r lavoro, che dice di aver disperata necessità di parlare con lui. Alan rimane coinvolto, suo malgrado, in un crescendo di bevute, screzi, battute pesanti che culminano con l’arrivo di un giovane midnight cowboy – una marchetta assoldata come regalo di compleanno – e infine di Harold, il festeggiato. Ed è proprio quando l’atmosfera si è fatta elettrica che Michael costringe tutti i convenuti a partecipare a un gioco che si rivela brutale per molti di coloro che vi prendono parte. Ma non sarà lui ad essere il vincitore della serata.