Pordenone. Da venerdì 12 a domenica 14 aprile riparte “In viaggio con pordenonelegge”, il format di escursioni d’autore che attraversa l’“anima segreta” dei luoghi attraverso la voce, le esperienze e lo sguardo di guide d’eccellenza. In questo caso i viaggiatori potranno incontrare e conoscere due protagonisti della narrazione del nostro tempo, lo scrittore Premio Campiello Carmine Abate e lo storyteller Lorenzo Carpanè, giurato del prestigioso Premio Itas per i racconti dedicati alla montagna.
Si parte venerdì 12 aprile e la prima tappa sarà in Borgo Valsugana ad Arte Sella, The contemporany mountain, il progetto internazionale di arte contemporanea che si snoda nei boschi della Val di Sella e richiama ogni anno migliaia di visitatori, inserito in network quali ELAN (European Land Art Network), Dancing Museums e Grandi Giardini Italiani. Sarà in questa suggestiva location che i partecipanti potranno incontrare lo scrittore Carmine Abate, Premio Campiello 2012.
Nel pomeriggio si arriva a Trento, una città sorprendente per chi ancora conservasse lo stereotipo dell’austero centro sull’Adige, impermeabile a evoluzioni e impulsi del nostro tempo. Quello che dà senso condiviso a questa pluriforme realtà è la narrazione, nelle sue diverse pronunce, ovvero il romanzo, la memoria, la ricerca, il paesaggio, la storia. Ecco che le storie di montagna del Premio Itas scandiranno la visita a Trento nel racconto di Lorenzo Carpanè, Giurato del Premio ITAS del libro di Montagna e noto consulente e formatore aziendale per lo storytelling e la scrittura professionale.
Le storie di montagna si fonderanno alle tappe irrinunciabili con l’arte: quella futurista diFortunato Depero nella casa dell’artista, e quella ai due ‘templi’ culturali del comprensorio, ilMUSE – Museo della Scienza di Trento, e il MART – Museo dell’Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto. Due poli di eccellenza internazionale per cogliere l’atmosfera in continuo fermento delle città che sembrano scolpite nella maestosità delle Alpi, e si rivelano invece duttili e sorprendenti per la capacità di lasciarsi permeare dal proprio tempo.