Roma. “Ludwig” di Luchino Visconti proiettato in 35 millimetri nella versione integrale, presentato da Olivier Assayas, autore francese tra i più profondi e autenticamente cinefili del panorama contemporaneo, che ha personalmente scelto il film per il pubblico della Capitale. “The Report” di Scott Z. Burns, che lo vede tornare alla regia dopo 10 anni con un thriller attento e preciso tra segreti, torture e momenti bui nella storia della CIA e una grande interpretazione, quella di Adam Driver; e ancora l’atteso “Le ragazze di Via dell’Archeologia”, documentario su una delle vie dello spaccio più tristemente note di Roma.
Sono solo alcune delle proiezioni della Festa del Cinema di Roma che il Teatro Palladium, la storica sala romana oggi di proprietà dalla Università Roma Tre, ospita da sabato 19 a domenica 27 ottobre. L’iniziativa è stata realizzata grazie all’accordo di collaborazione fra Fondazione Roma Tre Teatro Palladium e Fondazione Cinema per Roma che si rinnova per il secondo anno, per promuovere e valorizzare i contenuti cinematografici prodotti dalla Festa di Roma ed estenderne la fruizione in particolare al pubblico degli studenti universitari.
Le proiezioni iniziano alle 20,30 con ingresso a 5 euro e sono selezionate fra le sezioni ‘Riflessi’, ‘Omaggi’ e ‘Altri Eventi’ della Festa. Ad eccezione di Scott Z. Burns, tutti i registi saranno presenti per incontrare il pubblico, accompagnati da esperti e critici cinematografici.
Si inizia sabato 19 ottobre con “That Click” di Luca Severi, documentario sulla vita e le straordinarie fotografie di Douglas Kirkland, presente in sala; domenica 20 ottobre “I Wish I Was Like You” di Luca Onorati e Francesco Gargamelli, con cui ripercorrere il concerto dei Nirvana che si tenne a Marino nel 1994, ma soprattutto un film con cui intraprendere un viaggio negli anni ’90; lunedì 21 “Turi Ferro – L’ultimo prospero”, di Daniele Gonciaruk, presentato da Mario Sesti: documentario su uno degli attori più prolifici del teatro italiano.
Martedì 22 è la volta dell’esperienza cruda e intensa de “Le ragazze di Via dell’Archeologia”, il documentario realizzato in totale indipendenza per Darallouche Film da Stefano Pistolini, Daniele Autieri e Andrea Leonetti di Vagno. Storie di ragazze prostrate dall’eroina, ma che non hanno smarrito un grammo della loro intensità.
Giovedì 24 ottobre Olivier Assayas presenta “Ludwig”; venerdì 25 “Nessun nome nei titoli di coda” di Simone Amendola, ovvero la vita di Antonio Spoletini, una vita passata a Cinecittà tra i set del cinema italiano. Sabato 26 “Not Everything is Black” di Olmo Parenti: a sei persone non vedenti in giro per il mondo viene data una macchina fotografica e chiesto di scattare foto di tutto quello che vogliono usando i loro altri quattro sensi. Tra Turchia, Italia, Stati Uniti, Libano e Spagna i sei personaggi si cimentano nell’esperimento raccontando il loro punto di vista sulla realtà. Domenica 27 ottobre si chiude con “The Report” di Scott Z. Burns, presentato al Sundance Film Festival 2019.