Bologna. La rassegna estiva al Teatro del Baraccano, con la direzione artistica di Giambattista Giocoli, presenta una programmazione che declina varie forme del teatro musicale, evidenziando la duttilità di questo genere, che si esprime attraverso la contaminazione della musica con gli altri linguaggi espressivi: musical, concerti teatrali e teatro danza.
Tre gli appuntamenti di questa settimana nel Cortile de Teatro del Baraccano.
Giovedì 22 agosto alle 21 “Incanto indiano”, concerto per tablā, sitār, voce e due danzatrici. Le musiche classiche dell’India del Nord si incontreranno con il Bhārata Nāṭyam, la più antica forma di teatro danza sacra originaria del Sud dell’India e con le poesie e i miti propri di questa tradizione.
La danza, dopo un omaggio a Śiva, sarà incentrata sulle interessanti figure speculari di Muruga e Devī: entrambe le divinità sono amate per la loro infinita compassione e la loro serena spietatezza.
In scena Leo Vertunni al sitār, Stefano Grazia alle tablā (percussioni indiane), Giuditta de Concini e Marianna Biadene alla danza.
La voce recitante sarà quella di Chiara Tabaroni.
Sabato 24 agosto, sempre alle 21, toccherà al trio vocale Le Signorine (Claudia Cecchini, Lucia Agostino e Benedetta Nistri) accompagnate da Pietro Guarracino alla chitarra, Tommaso Faglia al contrabbasso e Duccio Bonciani alle percussioni.
“Canzoni da 2 soldi” è un vero e proprio varietà che unisce musica, teatro e accenni di coreografia, mantenendo come filo conduttore la valorizzazione della tradizione popolare italiana.
Attraverso canzoni intramontabili che spaziano dagli anni ’40 agli anni’ 60, le Signorine toccano temi come l’amore e la poesia: traendo spunto dagli insegnamenti dei nonni e da un’epoca di speranza che percepiva nel futuro un mondo da costruire con le proprie mani, trasportano lo spettatore in un’atmosfera magica e romantica.
Passato, presente e futuro sono collegati da un unico filo e sta a ciascuno di noi continuare a tesserne la trama.
I costumi e gli accessori di scena sono d’epoca e la scenografia è ricercatamente vintage.
Domenica 25 agosto in scena “Boris Vian. Il principe delle notti di Saint-Germain-des-Prés”, una produzione Fort Alamo e Mikrà, in collaborazione con Aps Hirundo Ets.
Dall’incontro tra l’affabulatore Roberto Mercadini e lo chansonnier Giangilberto Monti nasce questo spettacolo tra musica e teatro, che svela l’incredibile vita di uno dei grandi geni del Novecento, che fu poeta, romanziere, ingegnere ma anche trom¬bettista jazz, critico musicale e animatore delle notti parigine.
I due attori saranno accompagnati dai musicisti Bati Bertolio al pianoforte e fisarmonica e Marco Mistrangelo al contrabbasso.
Lo spettacolo è una divertente carrellata biografica tra le parole e le canzoni di Vian: dall’uscita del suo primo e scandaloso romanzo, “Sputerò sulle vostre tombe”, firmato con lo pseudonimo di Vernon Sullivan, fino alla sua prematura scomparsa, giunta a soli 39 anni, durante la proiezione del film tratto proprio dal suo romanzo d’esordio.
Giangilberto Monti si è appassionato alle opere di Boris Vian (1920-1959) da più di vent’anni, traducendo e pubblicando le sue canzoni in italiano, ideando radiodrammi – come “La Belle Époque della Banda Bonnot”, su brani dell’artista francese (Prix Suisse 2004) – e raccontandolo in “Boris Vian, il principe delle notti di Saint-Germain-des-Prés” (Miraggi Edizioni, Torino 2018). Roberto Mercadini, ugualmente attratto dall’opera di questo geniale artista francese, mette al servizio di questa narrazione musicale le sue doti di affabulatore curioso e ironico, dalle forti radici romagnole.