“Tuffo”, l’album di esordio di Pugni è un viaggio tra musica e psiche

Torino. È stato pubblicato oggi, venerdì 11 ottobre, “Tuffo”, l’album d’esordio di Lorenzo Pagni, in arte Pugni, distribuito da Believe Music Italia. Questo primo album rappresenta un’immersione nelle profondità dell’animo umano, un viaggio nelle emozioni, nella fragilità e nei ricordi che emergono dal vissuto personale dell’artista, ma anche dalla sua attività professionale.
Lorenzo Pagni infatti non è solo un musicista: di giorno lavora come psicologo in una clinica psichiatrica, dove incontra quotidianamente persone con vissuti difficili e complessi, di notte si trasforma in un cantautore toscano che ha fatto della sua musica un mezzo per esprimere e metabolizzare le proprie esperienze. Ecco perché “Tuffo” non è soltanto un disco di musica ma un progetto che fonde arte e introspezione, un tuffo nell’inconscio per dare voce a storie personali e condivise, dove le esperienze cliniche si intrecciano con quelle personali, creando un racconto musicale unico.
Nel percorso emotivo di questo disco trovano spazio temi come la salute mentale, l’amore, la morte e la rinascita, affrontando le fragilità umane spesso represse o non accettate. L’album riflette la necessità di accogliere quelle parti di sé che la società tende a nascondere o stigmatizzare: l’artista racconta di aver “cercato e ritrovato me stesso attraverso questo album”, spiegando che il suo lavoro in clinica gli ha permesso di comprendere meglio le sofferenze umane, trasformandole in ispirazione artistica.
Musicalmente “Tuffo” è una fusione di generi e influenze, sviluppata in collaborazione con Kendo e Danny Bronzini, chitarrista di Jovanotti, che si muovono tra grunge, brit pop, folk e soul. Pugni, da grande appassionato di band come Radiohead, Bon Iver e Damien Rice, ha creato un pop ricco di influenze diverse, capace di passare da atmosfere acustiche e minimaliste a esplosioni sonore piene di energia: ne è un esempio il brano “Foglie Morte”, che offre un assolo capace di trasmettere la sensazione di un dolore che pian piano svanisce; in altri momenti la chitarra si fonde con percussioni dal sapore tribale, un elemento che richiama il fascino di Lorenzo per i rituali antichi. La voce di Pugni è il filo conduttore di tutto l’album, grazie alla sua capacità di sussurrare emozioni delicate ma anche di esplodere in urla potenti, rappresenta un viaggio tra opposti, tra dolcezza e rabbia.
Ogni brano di “Tuffo” racconta una storia: “Falco Ubriaco” nasce da un episodio realmente vissuto dall’artista, quando, barcollando sul muretto dell’Arno è caduto nel fiume. In “Trentasette Denti” Lorenzo esplora il concetto di nascondere le proprie sofferenze dietro un sorriso perfetto, mentre “Amore Bisturi” affronta la sfida di condividere le proprie fragilità con chi si ama, senza il timore di allontanarlo.
Non mancano i riferimenti alla psiche e alla trasformazione, come in “Inchiostro Blu”, realizzata in collaborazione con Michael Sorriso, che riflette sulle etichette che la società appone a chi soffre di disturbi mentali, relegandoli spesso in cliniche o istituzioni. Il progetto si chiude con il brano “Plutone”, che esplora il simbolismo della trasformazione e della rinascita, ispirandosi alla mitologia e all’astrologia.
Questo primo progetto discografico riflette la storia di Lorenzo Pagni, cresciuto tra le acque dell’Arno e quelle del Po ma che a Torino ha trovato la sua vera dimensione artistica, grazie ad incontri come quello con Danny Bronzini e Kendo, che ha segnato una svolta nella sua carriera, permettendogli di liberarsi dalle proprie rigidità e di sperimentare nuove strade.
Con “Tuffo” Pugni ha creato un album che però non solo racconta la sua storia ma offre anche uno spunto di riflessione su temi spesso ignorati o taciuti, trasformando la musica in un mezzo per affrontare le proprie paure e fragilità, accettando ciò che siamo davvero.
Il disco, anticipato dai singoli “Orchestra di silenzi”, “Spigoli”, “Falco Ubriaco” e “Foglie Morte”, sarà presentato oggi con un evento speciale all’OFF TOPIC di Torino.

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