Bologna. Prosegue la rassegna “In Chiostro e dintorni. Pensieri e immagini per scrivere Bologna” con la terza e ultima settimana di programmazione all’interno del Chiostro del Teatro Arena del Sole, da lunedì 10 agosto fino a giovedì 13 agosto con gli ultimi quattro “Incontri ravvicinati del V tipo”, dialoghi progettati da un gruppo di artisti, prodotti da ERT Fondazione nel prossimo autunno, per viaggiare tra scienza, arte e letteratura, tra realtà e palcoscenico. Gli appuntamenti continueranno all’esterno del teatro, nei quartieri di Bologna, a partire dal 27 agosto.
Lunedì 10 agosto la regista Lisa Natoli/Lacasadargilla incontra Massimo Sandal, biologo, scrittore e giornalista scientifico, in un dialogo dal titolo “Storie da Ediacara – Sulla terra nulla è per sempre”, per esplorare “l’enigma della persistenza della vita e della sua rovina silenziosa”, come scrive la Natoli. Guardare alla fragilità dell’esistenza, affrontando ragionamenti, letterature e immaginazioni, per scoprire – attraverso i paradigmi della scienza come raccolta di storie e le scritture invece come modelli di mondo – che le banche genetiche vegetali dell’isola di Spitsbergen, esplorate da Sandal nel libro “La malinconia del Mammut”, hanno forse qualcosa in comune con gli oggetti trovati nello stomaco dell’elefante marino Roland de “Il museo della resa incondizionata” della scrittrice Dubravka Ugresic, o con i luoghi svuotati di “Città Sola” di Olivia Laing, perché non potranno riportare in vita i propri ecosistemi.
Martedì 11 agosto si parla di “Dizionario galattico per autostoppisti” con la compagnia Sotterraneo e Vera Gheno, socio-linguista specializzata in comunicazione digitale, docente all’Università di Firenze, traduttrice, branditrice di vocabolari, che ha collaborato per anni con l’Accademia della Crusca. Sotterraneo ha recentemente prodotto uno spettacolo sull’information overload e ne sta realizzando uno sulle parole più intraducibili del mondo; con Vera Gheno hanno in comune la città in cui abitano, ma non si sono mai incontrati. Questa è l’occasione per intersecare due ricerche diverse ma vicinissime, per giocare col potere delle parole, per riflettere su come il linguaggio informa la nostra percezione della realtà, per “parlare di come parliamo” online e nella vita reale ma anche dei congiuntivi “sbagliati” di Leopardi, del bestiario degli utenti social e dell’eterna lotta fra “grammarnazi e grammamanti”.
Mercoledì 12 agosto la regista e attrice Marta Cuscunà incontra i biologi cellulari Carlo Alberto Redi e Manuela Monti nel talk “Simbiosimondo – biotecnologie e pensieri transfemministi”. Un incontro per approfondire come genetica, fisiologia, farmacologia e neo-oogenesi stiano contribuendo a dare forma ai pensieri transfemministi, per prendere confidenza con l’idea che il nostro corpo è una comunità multispecie che vive in simbiosi. Cosa succede quindi alla nostra identità se, biologicamente, il concetto di individuo singolo non è più pensabile? I due biologi cellulari che hanno tra le mani le conoscenze che permettono di sintetizzare in laboratorio nuovi esseri viventi, raccontano le loro storie, tra fantascienza e teatro, futuro e nostro presente.
Giovedì 13 agosto il videomaker Riccardo Frati dialoga con il fotografo Nino Migliori in “Dalla materia ai sogni”, appuntamento realizzato in collaborazione con la Fondazione Nino Migliori e MAMbo che ospita a Bologna la mostra dedicata all’artista nell’Ex Chiesa di San Mattia fino a febbraio 2021.
In più di settant’anni di attività Migliori ha continuamente sperimentato ed esplorato il medium fotografico, partendo dalla matrice neorealista del secondo dopoguerra, alla quale ha affiancato fin da subito pratiche attinenti alla corrente Informale quali i pirogrammi e gli idrogrammi, i clichés-verres e le ossidazioni, la serie sui Muri, portata avanti per più di trent’anni, fino alle videografie, alle nature morte e alle più recenti installazioni, in un costante sconfinamento tra fotografia e arte. Come un giovane artista che sale nella bottega del Maestro, durante la serata Riccardo Frati va alla ricerca di quei segreti del mestiere, per scoprirli insieme al pubblico.