Napoli. È stata probabilmente la domanda a cui ha dovuto rispondere più di frequente negli ultimi anni: “Quando uscirà un tuo nuovo disco?” E lei, Valentina Stella, da vera assoluta regina della scena “neapolitan-neoromantic”, si è presa i suoi tempi facendosi attendere, con la consapevolezza di un “perdono” garantito grazie ad un lavoro davvero straordinario, che vedrà la luce agli inizi del nuovo anno. “Che so’ pe’ tte” è un’anteprima di grande classe e spessore, in cui c’è tutta la veracità di un’artista cresciuta intorno alle sue stesse doti vocali, tra l’amore di una famiglia numerosa (figlia d’arte), del pubblico che l’ha adorata sin dalle prime note e le strade della sua città. Gli arrangiamenti dell’intero album sono stati curati dal maestro Adriano Pennino negli studi Zeus Record alla Doganella. “Credo che Valentina – spiega Pennino – quando interpreta una canzone, abbia la capacità “inconsapevole” di provocare emozioni forti che toccano l’anima di chi l’ascolta, e sono sempre colpito dal fatto che, nonostante gli anni e la vita vissuta sempre cercando di realizzare il proprio sogno, fondamentalmente mantiene lo stesso sguardo affamato di novità della ragazza di tanti anni fa, che già allora con una determinazione da artista consumata riusciva ad entrare in relazione con il pubblico e a mettere tutti d’accordo. È una caratteristica che molti cantanti cosiddetti “fuoriclasse” possiedono e che va al di là dell’essere intonati o del saper stare su un palco”. Valentina Stella è considerata la voce più bella e verace del panorama musicale napoletano. Più volte associata al mito di Gilda Mignonette, fu lanciata da PierFrancesco Pingitore, su indicazione di Tullio De Piscopo, negli spettacoli televisivi “Biberon”, “Crème caramel”, “Saluti e baci”, ed altri, arrivando a sostituire la leggendaria Gabriella Ferri. Ha conosciuto grandi personaggi del cinema e della tv, come Federico Fellini, Mario Monicelli, Raffaella Carrà, Maurizio Costanzo ed altri. In teatro, è stata una delle interpreti principali di Novecento Napoletano, con Marisa Laurito, ed al fianco di Enzo Cannavale e Carlo Buccirosso in varie rappresentazioni. Al cinema appare in “Benvenuti al Sud” e ne “Il principe abusivo” di Alessandro Siani con alcune sue canzoni, “Viaggio con Anita”, con Giancarlo Giannini e Goldie Hawn, e “C’era una volta un re”, con Paola Borboni. Ha collaborato con decine di artisti di calibro nazionale ed internazionale, e con i più importanti autori della canzone napoletana, tra cui Antonio Annona e Bruno Lanza.