Perdifumo. Immerso nel Cilento c’è un antico borgo che fu meta di alcuni soggiorni dei più grandi personaggi della nostra storia. Le fonti narrano, ad esempio, che “La Scienza Nuova” fu pensata da Giovan Battista Vico proprio qui, a Vatolla, una frazione del comune di Perdifumo che dalla sua collina sovrasta l’incantevole orizzonte del mare che bagna Agropoli e Santa Maria di Castellabate.
Vatolla è un piccolo centro che sta vivendo una vita nuova grazie allo straordinario lavoro della associazione “Cipolla di Vatolla”, presieduta dalla infaticabile Angela Marzucca, che ha l’obiettivo di contribuire alla riscoperta di un prodotto importato dai monaci orientali che abitarono queste terre a partire dall’anno 1000. “La cipolla di Vatolla – si legge sul sito della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus – è un ecotipo cilentano dal sapore molto dolce, poco pungente e dal profumo delicato e poco penetrante. La forma è a trottola o a limoncello e il peso oscilla tra i 330 e i 400 grammi, ma raggiunge spesso anche gli 800-900 grammi. La tunica esterna è di un bel bianco rosato e le catafille – le parti interne – sono bianche, ben serrate, con sfumature longitudinali di colore rosa sfumato. Si tratta di un prodotto che viene ancora oggi coltivato secondo la tradizione ma che ha ricevuto le attenzioni di alcuni dei migliori studiosi di prodotti delle nostre agricolture, come testimoniano le ricerche condotte, di recente, dall’Università degli Studi di Salerno”.
La cipolla di Vatolla è, dunque, un prodotto di eccellenza del territorio che può essere assaporato nei migliori agriturismi della zona, come “Il Vecchio Casale”, una struttura ricettiva molto apprezzata dai turisti che vogliono trascorrere qualche giorno lontano dalla confusione che, soprattutto in estate, si registra sulle coste del Cilento.
L’occasione più ghiotta per assaporare le ricette della tradizione legata a questo prodotto è e resta la Festa che l’associazione organizza ogni anno, dal 2014. Si tratta di un grande momento di condivisione che vede attivo e protagonista tutto il paese. Le strade di questo borgo, per alcune sere del periodo estivo, si animano di cucine e di cuochi intenti a preparare piatti deliziosi come gli gnocchi o lo spezzatino senza dimenticare la frittata e le varie versioni della pizza alla cipolla.
Tutto questo grande lavoro dà da anni importanti frutti, per il territorio e per la comunità tutta. Ne sono un chiaro esempio il già citato riconoscimento di presidio Slow Food per questa cipolla che viene coltivata con grande cura e senza l’uso di diserbanti chimici che ne possano alterare le capacità nutritive e l’ineguagliabile sapore.
E non è da sottovalutare il grande lavoro di riscoperta culturale che Angela Marzucca e il suo staff fanno. La coltivazione di questo prodotto rimanda a tradizioni che sono il frutto di un intreccio tra il sacro e il profano. Tradizioni che si rischia di perdere definitivamente senza il lavoro e la passione dei volontari di questa associazione.
La Festa della cipolla di Vatolla prosegue nei giorni 20, 21, 27 e 28 agosto. I programmi aggiornati – anche delle manifestazioni culturali organizzate per queste occasioni – sono facilmente consultabili sui canali social dell’associazione.