Modena. Riparte finalmente “Modena BUK Festival”, la storica kermesse della piccola e media editoria nazionale che era attesa in primavera e dopo la sospensione per il lockdown pandemico sarà in cartellone da venerdì 16 a domenica 18 ottobre a Modena dove da 12 anni, per la direzione artistica di Francesco Zarzana, viene accolto il pubblico letterario e gli appassionati delle novità proposte dall’editoria italiana indipendente. L’evento, di scena quest’anno nel Laboratorio Aperto di Modena, conferma la sua attenzione per il mondo della lettura e il pluralismo editoriale attraverso l’ospitalità di tante anteprime di stagione, e avrà un valore aggiunto speciale, la prima edizione del “BUK Film Festival” che implementa la formula tradizionale del festival, in un suggestivo intreccio fra cinema e letteratura. Info e dettagli di programma sul sito bukfessegretival.it.
Leitmotiv di “BUK Festival” sarà il “fattore donna”: nel 2020, che la direttrice esecutiva di “Un Women”, Phumzile Mlambo-Ngcuka, ha definito Anno delle donne (perché “La parità di genere non porta benefici solo per le donne e le bambine, ma per tutti quelli la cui vita può essere cambiata da un mondo più giusto che non lascia indietro nessuno“), ecco “UNIVERSO D”, un percorso dedicato ai temi e alle questioni di genere, con una dedica speciale rivolta a due grandi protagoniste. L’attrice Veronica Pivetti riceverà il Premio Speciale BUK Festival 2020 venerdì 16 ottobre, nel corso della serata del BUK Gala 2020, per l’impegno personale e professionale legato alla sensibilizzazione sulla violenza di genere, portato avanti anche attraverso le sue scelte artistiche, dalla conduzione del programma cult di Rai3 “Amore criminale”, alla nuova prova d’autrice, il romanzo “Per sole donne” pubblicato a fine 2019 da Mondadori. Veronica Pivetti riceverà il Premio al Teatro San Carlo di Modena nella serata del 16 ottobre e subito dopo presenterà il suo ultimo libro in dialogo con la giornalista Camilla Ghedini. Il secondo riconoscimento, BUK Film Festival Award, andrà al soprano Susanna Rigacci: le sue interpretazioni si identificano con le straordinarie partiture musicali composte dal Maestro Ennio Morricone e, proprio “per aver mirabilmente congiunto la voce alle note e alle immagini di pellicole che hanno fatto la storia del cinema contemporaneo, va all’artista la prima edizione di questo premio. Susanna Rigacci dal 2001 è voce solista di Ennio Morricone nei concerti e tour mondiali del Maestro, portando con la sua voce le musiche dei film ai massimi livelli di popolarità. Si è esibita nei maggiori teatri lirici italiani ed esteri sia in opere barocche che in ruoli di coloratura dell’opera mozartiana nonché sul piano del “belcanto”, e si è via via dedicata sempre più frequentemente al repertorio contemporaneo, come nel 2011 sul palcoscenico di Sanremo, interprete d’eccezione per il brano dei La Crus. Il BUK Film Festival Award le sarà consegnato sempre venerdì 16 ottobre , in occasione del Gala BUK nella Chiesa S. Carlo di Modena (ore 20.30), serata inaugurale del Festival. “UNIVERSO D” proporrà poi, nella serata del 16 ottobre, una prestigiosa anteprima, nell’ambito di BUK Film Festival: il cortometraggio “Conciliare stanca”, un’opera cinematografica che tratta con occhio universale il tema della violenza sulle donne. Scritto e diretto da Francesco Zarzana, “Conciliare stanca” vede protagonista l’attrice Carmen Di Marzo, mentre alla sceneggiatura ha collaborato l’autrice modenese Natalia Guerrieri. Concepito come un intenso “stream of consciousness”, il cortometraggio ruota intorno a una lettera che la protagonista, Lidia, scrive a se stessa: parola dopo parola diventa chiaro che la donna non è più fra noi, uccisa dall’uomo che diceva di amarla. Il suo è un vero testamento morale ed esistenziale, consegnato a tutte le donne e a tutti gli uomini del mondo, perché “non succeda più”. Sempre nell’ambito di BUK Film Festival un filo rosso legato all’ “UNIVERSO D” si rispecchia nel lungometraggio “Le rondini di Kabul” (Francia – Lussemburgo – Svizzera), il film d’animazione che vince la prima edizione del concorso: disegnato interamente a mano, protagonista nel 2019 nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes, diretto da Zabou Breitman e da Eléa Gobbé-Mévellec, il film è tratto dal celebre libro di Yasmina Khadra. Sarà infatti la giornalista Barbara Schiavulli, Premio Speciale BUK 2017, inviata innumerevoli volte in Medio Oriente e grande esperta delle questioni calde in Afghanistan, a dialogare intorno ai temi del film che sarà proiettato sabato 17 settembre a Sassuolo (Crogiolo Marazzi).
Ancora a “BUK Festival 2020” la presentazione di un libro portante di Maria Giovanna Luini, medico e autrice, da lungo tempo impegnata all’Istituto Europeo di Oncologia e per molti anni al fianco di Umberto Veronesi nella lotta contro il tumore al seno: il suo ultimo saggio, “La via della cura”, pubblicato da Mondadori, ci mette di fronte alla sensazione che tutti possiamo provare diagnosi di una malattia imprevista o dopo un lutto, quando ci sentiamo svuotati, smarriti, incapaci di ridare un senso alla vita. La cultura occidentale ci ha portato a credere che l’unica cura possibile sia quella operata dal medico attraverso la diagnosi prima e i medicinali poi, ma l’essere umano è energia e il corpo fisico è l’espressione di un sistema complesso che comprende le emozioni, l’interiorità e l’espressione di sé.
Evento di spicco della prima edizione di BUK Film Festival sarà l’esordio editoriale della Associazione Culturale modenese Progettarte, in occasione dei suoi primi 20 anni. Progettarte si proietta così nella tredicesima edizione del festival inaugurando una ulteriore dimensione culturale, quella legata al mondo dell’editoria con molte novità: innanzitutto “Iscariota”, il romanzo firmato da Francesco Zarzana, una rilettura fra storia e fiction della figura di di Giuda, per indagare, dai Vangeli alle più attuali posizioni teologiche e prima fra tutte quella del Papa Emerito Benedetto XVI, le ragioni del tradimento più eclatante della storia dell’uomo. A BUK 2020 si presenta anche “Raccontarsela”, un vero e proprio manuale di scrittura autobiografica evolutiva, firmato dalla counselor Michela Carli, formatasi alla scuola di pordenonescrive. Motore del manuale è non solo la narrazione di sé rivolta al passato, ma soprattutto la cura artigiana della scrittura in quanto possibile generatrice di cambiamento presente e costruzione del futuro.