Parigi. 2024, un anniversario speciale che celebra i quarant’anni di “Viaggio in Italia” (1984), il progetto artistico per immagini ideato da Luigi Ghirri, pietra miliare della storia della fotografia italiana, che ha contribuito a rinnovare fotografia italiana, restituendo una rappresentazione altra del nostro Paese. Ghirri seleziona e raccoglie intorno a sé una serie di autori che da diversi anni portavano avanti ricerche visive sul paesaggio, sull’architettura, sui segni della presenza umana nel territorio fuori dagli schemi convenzionali di allora, con l’obiettivo di rifondare la fotografia italiana.
“Viaggio in Italia” varca i confini nazionali per arrivare in Francia dove sarà ospitata nei prestigiosi spazi dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, da oggi venerdì 8 novembre all’8 gennaio 2025. Saranno allestite in mostra tutte e 86 le immagini contenute nel catalogo originario, in una ricostruzione fedele e filologica di struttura e contenuti ideata da Matteo Balduzzi, curatore del Museo di Fotografia Contemporanea, che ha promosso l’iniziativa insieme alla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, in collaborazione con l’Archivio Ghirri e la preziosa condivisione di tutti i fotografi ed eredi.
Era il 1984: una mostra e un libro, che coinvolsero una schiera eterogenea di 20 fotografi: oltre all’ideatore Luigi Ghirri parteciparono Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Gianantonio Battistella, Vincenzo Castella, Andrea Cavazzuti, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Vittore Fossati, Carlo Garzia, Guido Guidi, Luigi Ghirri, Shelley Hill, Mimmo Jodice, Gianni Leone, Claude Nori, Umberto Sartorello, Mario Tinelli, Ernesto Tuliozi, Fulvio Ventura, Cuchi White. L’insieme presenta una fotografia caratterizzata dal contatto diretto e affettivo con il reale, capace di raccontare l’Italia possibile attraverso immagini di luoghi marginali e indefiniti.
Ad accompagnare l’esposizione del 1984, la realizzazione di un catalogo che fa parte della storia della fotografia contemporanea “Viaggio in Italia” (Il Quadrante, Alessandria 1984), a cura di Luigi Ghirri, Gianni Leone ed Enzo Velati, disegnato insieme dalla moglie Paola Borgonzoni e che include un saggio di Arturo Carlo Quintavalle e uno scritto di Gianni Celati. Il volume, che conteneva una selezione di 86 fotografie delle oltre 300 in mostra, è oggi preziosissimo, quasi accompagnato da una aura mitologica, sempre più introvabile nelle rare librerie di settore o sulle bancarelle, solo qualche copia resta ancora disponibile esclusivamente nel mercato collezionistico. Grande attesa, 40 anni dopo, della riedizione del catalogo “Viaggio in Italia” in uscita per Quodlibet il prossimo 13 novembre. Una versione fac-simile con i testi in traduzione francese e inglese. Conterrà la riproduzione delle fotografie ottenuta a partire dalla ridigitalizzazione dei negativi originali, con l’obiettivo di raggiungere una sorta di sound comune per densità, contrasto e dominanti rimanendo così intatta l’anima inconfondibile del libro del 1984. Renderlo nuovamente fruibile, rimetterlo fisicamente e idealmente in circolo nel panorama culturale italiano e internazionale, sarà il primo omaggio alla visionaria operazione condotta da Luigi Ghirri, un contributo allo studio e alla diffusione della fotografia italiana e, più in generale, un atto doveroso di democratizzazione della cultura da parte dell’istituzione pubblica. Il catalogo sarà presentato in anteprima a Parigi venerdì 8 novembre alla MEP, Maison Européenne de la Photographie.
Oggi, ore 18, alla Maison Européenne de la Photographie di Parigi (5/7, Rue de Fourcy), la presentazione in anteprima, 40 anni dopo, della riedizione del catalogo “Viaggio in Italia” in uscita per Quodlibet. Intervengono i fotografi Gianantonio Battistella, Mario Cresci, Claude Nori, in dialogo con Matteo Balduzzi, curatore della mostra e co-curatore della nuova edizione del catalogo.
«In un’epoca in cui l’immagine è diventata un linguaggio universale, “Viaggio in Italia” ci ricorda l’importanza della fotografia come strumento di narrazione e analisi della realtà, ma che si palesa anche come espressione dell’animo di chi, quel paesaggio, fotografa interpretandolo» – così il Direttore Generale Creatività Contemporanea Angelo Piero Cappello. «La capacità di questi autori di cogliere l’essenza di un Paese in piena trasformazione ha reso il “Viaggio in Italia” di Luigi Ghirri e degli altri artisti una testimonianza imprescindibile del nostro patrimonio visivo, capace di dialogare con il presente e di offrire nuove chiavi interpretative per il futuro».
Il Presidente del Museo di Fotografia Contemporanea Davide Rondoni sottolinea «All’interno dello straordinario patrimonio del Museo Nazionale di Fotografia Contemporanea, oltre 2 milioni di immagini, “Viaggio in Italia” è senz’altro un’eccellenza: il tempo, la critica e l’ammirazione hanno onorato tale lavoro, rendendolo uno spartiacque, riconoscendone la novità e la profondità intellettuale e artistica. Cosa lo ha reso tale? La adesione a una appartenenza spirituale, la accettazione di quel demone o angelo che lega l’artista a un luogo, sempre da riscoprire, l’Italia. Un’appartenenza espressa sempre in modo problematico e mai ipocrita o cieco, ma sempre acceso di cuore visionario. Perché l’Italia forse è uno Stato, forse è una nazione e un incrocio di etnie, ma certamente è quel che gli artisti vedono».
Così il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi Antonio Calbi: “Fu una scommessa e si trasformò in una rivelazione: il “Viaggio in Italia” di Ghirri e suoi fotografi complici, fece della fotografia l’arte della scoperta, del disvelamento, dell’interpretazione di quel patrimonio unico al mondo che era, ed è, il paesaggio italiano, naturale e urbano, storico e paesaggistico. Riproporre a Parigi, che anche nella fotografia eccelle grazie alle sue istituzioni museali e a Paris Photo, è una scelta sentita e necessaria. La poesia dei loro sguardi, il disincanto verso le trasformazioni, la magia delle scoperte, l’inatteso che diventa nuova realtà troverà al Galliffet il suo rinnovato candore e la sua dirompenza. Grazie dunque a Mufoco e grazie ai colleghi della DGCC, con cui ci unisce il dovere della memoria di progetti tanto riusciti e tuttora vibranti”.
Sentite le parole di Adele Ghirri «”Viaggio in Italia” è nato quarant’anni fa dal desiderio comune di un gruppo di amici di “ridare dignità a luoghi e persone che nessuno si sarebbe neppure sognato di guardare”, e in questa idea apparentemente semplice vi è nascosto un enorme insegnamento, con importantissime implicazioni etiche; questa frase la scrisse mia madre Paola che progettò la veste grafica di questo libro, rimasta inalterata in questa nuova edizione. Ringrazio lei, tutti gli autori e i curatori di questo volume, per aver aperto alle generazioni future una finestra attraverso cui guardare le cose e il mondo in cui viviamo, e gli altri suoi abitanti, con cura e affetto, mettendosi in ascolto. Un invito ad adottare un punto di vista sull’esterno gentile e salvifico».