“Videocittà”, la Capitale ospita l’ottava edizione del festival ideato da Francesco Rutelli

Roma. 400.000 led a illuminare un gigantesco cilindro metallico di oltre 3.000mq di superfice e 75 metri di altezza. Un’icona mondiale della musica elettronica e delle colonne sonore con un duo di artisti tra i più attivi creatori di installazioni digitali in ambito internazionale. Insieme per una delle più grandi opere immersive mai realizzate in Europa.

È “Nebula”, l’imponente e maestosa opera artistica site specific firmata dai Quiet Ensemble con le musiche originali di Giorgio Moroder, che sarà la protagonista assoluta della VII edizione di “Videocittà” – il festival ideato da Francesco Rutelli, con la direzione creativa di Francesco Dobrovich, che indaga le frontiere più avanzate dell’audiovisivo, in programma al Gazometro di Roma dal 5 al 7 luglio.

L’installazione è realizzata da Eni, curata da “Videocittà”, con il supporto scientifico dell’INAF e dell’Osservatorio Astronomico di Roma e con la produzione esecutiva di Eventi Italiani. L’opera verrà accesa il 5 luglio, giorno di apertura del festival, alla presenza di Giorgio Moroder e dei Quiet Ensemble e sarà visitabile in tutti e tre i giorni del festival dalle 22 alle 3 di notte. Anticipa l’accensione uno speech di Andrea Moccia (fondatore di Geopop), a seguire alle 19.30 il pubblico del festival potrà seguire l’incontro fra Giorgio Moroder, Quiet Ensemble e Francesco Dobrovich, curato da Nicolas Ballario per scoprire la genesi, il processo creativo, la tecnologia utilizzata e tutti i dietro le quinte relativi all’opera.

“Nebula” investirà il cilindro metallico più grande del complesso del Gazometro, monumento simbolo del quartiere Ostiense e della Roma contemporanea, trasformandolo in un suggestivo spazio di osservazione intergalattica. Una spettacolare esperienza audiovisiva immersiva in grado di ricreare una costellazione fittissima che avvolgerà il pubblico completamente da ogni direzione, rendendo il Gazometro una sorta di telescopio che si innalza verso il firmamento, tracciando un collegamento tra cielo a terra, portando una porzione di cielo all’interno del cilindro.

L’idea dei Quiet Ensemble – una delle più brillanti eccellenze italiane della creazione digitale immersiva contemporanea, ospiti frequenti dei più importanti festival internazionali come Noor Riyadh, Sonar, Signal e abituati a creare installazioni che incrociano arte, scienza e natura, uniche per atmosfere e scala – è quella di ricreare il percorso che un viaggiatore spaziale potrebbe seguire partendo dalla crosta terrestre fino allo spazio. Proiettori laser faranno brillare un’infinità di cavi d’acciaio e le microparticelle di polvere che si alzano dal terreno, ricreando così una vera e propria nebulosa, immensa composizione di gas e polveri cosmiche. Ogni fase di questo viaggio interstellare avrà una sua accezione sonora, una sua intensità, una sua spazializzazione, grazie a suoni provenienti da galassie lontane, ovvero le musiche realizzate appositamente per “Videocittà” dal pioniere dell’uso del sintetizzatore, maestro di colonne sonore, tre volte Premio Oscar Giorgio Moroder, recentemente insignito con un David di Donatello alla Carriera e riconosciuto in tutto il mondo come una delle figure più influenti dell’elettronica e della disco music.

Con “Nebula” continua la quadrilogia iniziata nel 2022 con l’installazione dello studio multidisciplinare fuse “Luna Somnium”, ispirata a uno scritto di Keplero, e proseguita lo scorso anno con “Mater Terrae” dello studio leader in spettacoli multimediali all’avanguardia Sila Sveta con la musica originale del producer Mace. Dopo la Luna e la Terra, dunque, quest’anno “Videocitt” si proietta nell’Universo.

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