Milano. Che cos’è la mindfulness e a cosa “serve”? È davvero accessibile a tutti? Come posso affrontare consapevolmente i grandi cambiamenti della vita come la malattia e la morte? Come faccio a capire se sto vivendo una vita piena e realizzata? Sono solo alcune delle domande a cui il libro “Vivere pienamente. Incontrare la vita, la malattia e la morte con la mindfulness” di Anna Li Vecchi, docente di mindfulness certificata dal Mindfulness Center della Brown University, risponde fin dalle prime pagine.
Il volume, pubblicato da Hoepli Editore nella collana Mindfulness diretta da Carolina Traverso, è un testo pratico e accessibile per riflettere su come affrontare la vita ogni giorno partendo dall’assunto che tutto è in continuo divenire. Panta rei, tutto scorre, mentre spesso si incappa nell’errore di pensare che la quotidianità possa fluire senza mutazioni; inoltre, la malattia, la sofferenza e la morte sono tabù di cui oggi difficilmente si parla. Da qui la riflessione sull’inadeguatezza della nostra società a prepararci alla più naturale e inevitabile evoluzione dell’esistere, come in particolar modo questi ultimi anni ci hanno evidenziato. Il libro invita, dunque, a prendere consapevolezza delle nostre vulnerabilità, proprie del fatto di essere umani, così come ad accogliere il dolore, la malattia e la morte, dando loro nuovi significati anche grazie alla mindfulness, insieme all’amore e alla gratitudine, ricapitolando il nostro passato per delineare un nuovo presente basato sul senso più vero, pieno e profondo che vogliamo dare alla nostra vita.
È un libro che si rivolge a tutti, da chi intenda approfondire un percorso personale, facendo un punto del proprio vissuto, a chi si trova a dover affrontare un momento difficile, come una malattia, ai caregiver che accompagnano persone fragili, fino al fine vita. Tutti noi, quindi, possiamo avvicinarci a queste pagine trovando spunti, esempi e riflessioni utili, quale che sia il momento che stiamo vivendo; perché interrogarsi sulla malattia e sulla morte è solo un altro modo per interrogarsi sulla vita stessa, su come vogliamo viverla e quale ricordo di noi vogliamo lasciare, sostiene l’autrice.
Anna Li Vecchi divide questo viaggio nella consapevolezza in quattro tappe, che partono dal sé per poi aprirsi alla relazione con l’altro, affrontando ogni nuova scoperta tra teoria e pratica. Ogni sezione, infatti, si struttura attorno a un tema, che prepara al successivo orientando il lettore passo dopo passo nel discorso secondo quattro step: una riflessione generale, una testimonianza concreta di vita vissuta, una citazione ispiratrice, filosofica, poetica, saggistica, e un momento esperienziale supportato da tracce audio di riflessioni e meditazioni guidate con pratiche da testare subito, per sperimentare ogni giorno l’invito a vivere pienamente.
Risvegliarsi è la parte introduttiva dedicata all’approccio alla mindfulness e ad alcuni elementi fondanti come la presenza, l’intenzionalità e il non-giudizio, il respiro, il body scan, i pensieri e le emozioni, la vulnerabilità e la gentilezza, infine la pratica della gioia e della gratitudine.
Segue Quando tutto crolla, che affronta le tematiche della malattia e della morte: la resistenza verso questi argomenti, l’alternarsi delle fasi di dolore, le Cinque Rimembranze, la distinzione tra dolore e sofferenza, il prendersi cura del passato e come preparare la nostra valigia per l’ultimo viaggio.
Accompagnare è, poi, la sezione dedicata ai caregiver e si fonda sull’importanza di prendersi cura prima di tutto di sé per prendersi cura degli altri nel modo giusto, per comunicare ed entrare realmente in relazione con la persona che stiamo accompagnando.
Infine, Trasformare la sofferenza consiste nel processo di elaborazione e accettazione della sofferenza stessa, nell’allenamento della pazienza e della fiducia che portano alla consapevolezza della vulnerabilità e a “lasciar andare”; nel ritrovare la bellezza, nello scoprire il sacro e la spiritualità attraverso il mistero e la meraviglia; nel restare nella domanda senza la pretesa di trovare subito una risposta; nell’essere grati per questa preziosa vita umana, in modo da non doverci preoccupare, un giorno, di non aver vissuto.
«Questo libro – afferma Anna Li Vecchi – vuole sensibilizzarci sul tema del vivere e del morire, e soprattutto intende accompagnarci nella scoperta, attraverso la pratica della consapevolezza, che la preziosità e la fragilità della vita sono, di fatto, due facce della stessa medaglia. L’accettazione arriva spontaneamente e si può allenare grazie alla mindfulness, analizzando quali resistenze abbiamo verso questi temi ed esplorando insieme, con strumenti pratici, come possiamo fare per vivere ogni istante pienamente e rendere momento dopo momento la nostra esistenza piena di significato».
Vivere pienamente è un libro-mappa che ci invita a prenderci cura di noi e ci introduce alla consapevolezza della nostra vulnerabilità, perché, a un certo punto del nostro cammino, risvegliarsi è l’unica strada possibile.