Napoli. Il Teatro di San Carlo lancia un nuovo progetto legato al suo museo: “Voci di MeMUS”, un ciclo di podcast che racconta il dietro le quinte del Lirico napoletano, l’evoluzione del costume e della società che da sempre ruota intorno al Teatro e agli artisti che hanno popolato le sue stagioni.
Un’apertura virtuale, un racconto “interattivo” fatto da collezionisti privati e personaggi che hanno vissuto il Teatro dall’interno, ma anche da rappresentanti di altri musei e di istituzioni, tra questi: Sylvain Bellenger, direttore del Museo di Capodimonte; Sergio Ragni, collezionista; Gabriele Capone, direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli “Vittorio Emanuele III”, Mario Epifani, Direttore del Palazzo Reale di Napoli; Candida Carrino, Direttore dell’Archivio di Stato di Napoli; Paolo Mascilli Migliorini architetto, direttore fino al 2020 del Palazzo Reale di Napoli; Eduardo Nappi, per molti anni responsabile dell’Archivio Storico del Banco di Napoli; Vincenzo Trione, Preside della Facoltà di Arti Università IULM di Milano e Presidente Scuola dei Beni e delle Attività Culturali; Paolo Giulierini, Direttore del MANN.
Ogni protagonista racconterà il patrimonio del San Carlo, attraverso la propria voce, il proprio pezzo di memoria sancarliana da uno specifico e originale punto di vista.
“Il nuovo utilizzo del podcast come strumento innovativo di narrazione – dichiara il sovrintendente Stéphane Lissner – in linea con le massime istituzioni museali internazionali, permette di abbattere le barriere fisiche, culturali e geografiche, ma anche percettive, facendo sì che la conoscenza del patrimonio teatrale arrivi ad un pubblico sempre più vasto e senza confini, composto di comunità locali, nazionali e internazionali”.
“Il lancio dei podcast – afferma il direttore generale Emmanuela Spedaliere – è un’opportunità per mettere in rete nuove idee in grado di raggiungere e coinvolgere al meglio le persone nell’era digitale. È un modo per indagare come le nuove tecnologie siano fondamentali per il futuro delle arti e funzionali ad affrontare questioni come la diversità, l’accessibilità, la narrazione, l’esperienza del pubblico e il cambiamento in atto nel mondo della cultura”.
“Voci di MeMUS”, progetto di narrazione partecipativa a cura di Giovanna Tinaro e Dinko Fabris, è una raccolta di conversazioni e di racconti multimediali: lo sguardo e la voce di chi il San Carlo lo ha vissuto, amato, conservato, abitato (per esempio una Costumista, un Fotografo, il curatore dell’Archivio Storico, e ovviamente artisti e studiosi che a vario titolo hanno attraversato la storia recente del San Carlo) ma anche di chi lo ha osservato dall’esterno o continua a dialogare con il teatro per via istituzionale.
Una vera e propria radio on demand che può essere ascoltata anche da lontano, dal proprio cellulare, dal computer, in qualsiasi momento della giornata e che può trasformarsi in un appuntamento fisso, che potrebbe diventare un piacevole rito.
Gli episodi, pubblicati sulla piattaforma Spreaker, resteranno disponibili sui canali web del San Carlo e su tutte le piattaforme principali di podcasting. Ogni episodio avrà una descrizione e una galleria di immagini di backstage sempre disponile sul sito del museo. Si parte oggi, sabato 30 gennaio, alle ore 10 con il primo episodio a cura di Dinko Fabris: “Un patrimonio che risuona”. “Voci di MeMus” è sostenuto dalla Regione Campania UOD 01 “Promozione e Valorizzazione dei Musei e delle Biblioteche”.