Roma. Iniziano oggi le tappe italiane della tournée internazionale 2023 del “World Wild Tour” di Zucchero “Sugar” Fornaciari: questa sera alle Terme di Caracalla di Roma, con repliche mercoledì 31 maggio, venerdì 2 giugno, sabato 3 giugno e domenica 4 giugno, poi il 4 ed il 5 luglio in Piazza Unità d’Italia a Trieste, il 24 ed il 25 luglio al Cortile della Reggia di Caserta ed infine il 28, il 29 ed il 30 luglio al Teatro Greco di Siracusa.
Dopo diversi anni di assenza dalla sua città, poi, il Diavolo in Re torna nella sua Reggio Emilia, “amore e radici” per due imperdibili live il 9 e il 10 giugno alla RCF Arena. Sarà l’occasione per ripercorrere la sua quarantennale carriera di grandi successi con le sue hit più celebri e per inaugurare la nuova veste di Campovolo: con 35.000 sedute per ogni show (disposte a forma di diamante in omaggio ad uno dei suoi più famosi brani), la RCF Arena diventa la più grande Arena in Europa con posti a sedere, progettata e realizzata in modo da assicurare una visuale e un’acustica ottimali.
Zucchero (all’anagrafe Adelmo Fornaciari) è un artista che si è esibito sui più importanti palcoscenici mondiali, raggiungendo una fama all’estero pari, se non addirittura superiore, a quella raggiunta in patria. Nella sua carriera ha infatti collaborato con moltissimi artisti quali ad esempio Bryan Adams, Al Green, The Blues Brothers, Solomon Burke, Dolores O’Riordan, Rufus Thomas, Johnny Hallyday, Tony Childs, Sheryl Crow, Tom Jones, Scorpions, Bono, Sting, Jeff Beck, Ray Charles, Billy Preston, Eric Clapton, Joe Cocker, Elvis Costello, Miles Davis, Peter Gabriel, Paul Young, John Lee Hooker, B.B. King, Mark Knopfler, Brian May, Luciano Pavarotti, Ennio Morricone, Andrea Bocelli, Iggy Pop, Queen, Manà, Alejandro Sanz, solo per citarne alcuni. Sin dagli anni ’80, Zucchero ha portato il rock and blues in Italia, genere di cui ancora oggi rappresenta uno dei massimi esponenti. La sua voce graffiata ha contribuito al raggiungimento di uno stile unico e personale con brani eterogeni che vanno da “Donne” a “Per colpa di chi”, passando per “Baila (Sexy Thing)”. È stato, tra l’altro, il primo artista occidentale ad essersi esibito al Cremlino dopo la caduta del muro di Berlino, nonché l’unico artista italiano ad aver partecipato al Festival di Woodstock nel 1994, a tutti gli eventi del 46664 per Nelson Mandela di cui è Ambasciatore ed al Freddie Mercury Tribute nel 1992. Ancora, nel 1992 Zucchero e Luciano Pavarotti progettano il gala di beneficenza “Pavarotti & Friends”, la cui prima edizione, trasmessa in diretta mondiale, ha dato il via ad una serie di concerti di beneficenza annuali che sono continuati fino al 2003.
Il tour internazionale (che lo scorso anno ha registrato il tutto esaurito alla Royal Albert Hall di Londra e all’Arena di Verona con 14 concerti sold out) è ripartito lo scorso 24 aprile dall’Auckland Town Hall di Auckland in Nuova Zelanda ed è terminato all’Opera House di Sydney. Il “World Wild Tour”, che sta riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica, proseguirà fino ad agosto e vedrà Zucchero sui palchi di tutta Europa. Il tour raccoglie tutti i più grandi successi della sua carriera e, naturalmente, il cantautore è accompagnato da una band di importanti artisti internazionali quali: Polo Jones (Musical director, bass), Kat Dyson (guitars, bvs), Peter Vettese (hammond, piano and synth), Mario Schilirò (guitars), Adriano Molinari (drums), Nicola Peruch (keyboards), Monica Mz Carter (drums, percussions), James Thompson (horns, bvs), Lazaro Amauri Oviedo Dilout (horns), Carlos Minoso (horns) e Oma Jali (backing vocals).
Crediti foto: Daniele Barraco.