Napoli. È un’anteprima della Stagione Sinfonica di assoluto prestigio quella che vedrà protagonista mercoledì 11 e giovedì 12 settembre Zubin Mehta alla guida della Israel Philharmonic Orchestra, compagine di cui Mehta è direttore musicale dal 1977.
Un ritorno molto atteso quello del direttore musicale onorario del Teatro di San Carlo, nuovamente a Napoli dopo un anno di assenza.
Due programmi differenti quelli proposti per le due serate. Mercoledì 11 settembre alle ore 20.00 in locandina la “Sinfonia concertante in si bemolle” maggiore per violino, violoncello, oboe, fagotto e orchestra di Franz Joseph Haydn, composta dall’autore nel periodo più florido per il genere (tra 1770 e il 1830), e in cui Haydn mescola abilmente la forma del Concerto (con uno o più strumenti in primo piano) con quella della “Sinfonia” (nella quale tutti gli strumenti sono sullo stesso piano). A seguire “La Valse” di Maurice Ravel scritta fra il 1919 e il 1920 sotto la spinta di Sergej Djagilev e descritta dallo stesso compositore come “…una specie di apoteosi del valzer viennese a cui si mischia, nel mio spirito, l’impressione di un turbinio fantastico e fatale”. Chiude il programma “Symphonie fantastique”, episodi della vita di un artista di Hector Berlioz, eseguita per la prima volta nel 1830 e in cui a ciascun movimento è associato un titolo e un momento, reale o immaginario, della vicenda amorosa tra un giovane musicista e un’affascinante donna. È articolata in cinque movimenti collegati da un’idea fissa (idée fixe), un pensiero musicale che nella mente del protagonista si associa sempre alla donna amata.
Giovedì 12 settembre alle ore 18.00 oltre alla Israel Philharmonic Orchestra il direttore indiano guiderà anche Coro femminile e Coro di Voci Bianche del Lirico di Napoli nell’esecuzione di una delle pagine sinfoniche più imponenti e complesse della storia della musica: la “Sinfonia” n. 3 di Gustav Mahler di cui Mehta è interprete fra i più apprezzati al mondo. Il contralto solista è Gerhild Romberger. Composta tra il 1893 ed il 1896 (ed eseguita per la prima volta nel 1902), la “Terza” di Mahler è formata da sei movimenti. L’opera si presenta come un grande poema musicale che vuole dar voce alla natura nella sua totalità, descrivendo in ordine progressivo, attraverso i suoi ricercati elementi sonori ed il suo potente linguaggio, tutti gli stadi del creato fino a giungere ad una dimensione trascendentale.
I due concerti di Zubin Mehta e della Israel Philharmonic Orchestra rientrano in “Concerto d’Imprese”, progetto di potenziamento della Stagione Sinfonica arrivato al suo secondo anno di vita e sostenuto da un gruppo di eccellenze imprenditoriali del territorio campano (Ambrogio Prezioso per Aedifica / Brin 69 Srl | Gruppi Prezioso e Di Luggo, Fulvio Scannapieco e Vittorio Genna per ALA Advanced Logistics for Aerospace, Carlo e Michele Pontecorvo per Ferrarelle Spa, Simone e Andrea Finamore per SIAP Srl, Philippe Foriel-Destezet per Philippe Foriel-Destezet, Marco Zigon per Getra Spa, Francesco Tavassi per TEMI Spa per GLS, Gianluca Isaia per Isaia Spa, Massimo, Luca e Pietro Moschini per Laminazione Sottile Spa, Costanzo Janotti Pecci per Palazzo Caracciolo Spa, Pasquale Ranieri per Ranieri Impiantistica Spa, Gianfranco D’Amato per Seda Spa) che hanno unito le forze per implementare interventi di sostegno all’attività del Teatro.